I due fenomeni estremi, sempre più frequenti, causati dai cambiamenti climatici in atto sono i temi del Convegno, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con la Regione Calabria e con l’Ordine dei Geologi della Regione Calabria, che si svolgerà il 17 novembre a Catanzaro
Al centro del convegno, dunque, sarà discusso il tema dell’acqua e le due emergenze antitetiche ad essa correlate, provocate dal climate change: da un lato la fase di grave siccità che abbiamo attraversato con l’ottobre più asciutto da fine ‘800 che ha causato gravi ripercussioni sulla produzione agricola; dall’altro le intense precipitazioni e l’aumento delle temperature, spesso al di sopra della media su vaste aree dell’Italia. A queste problematiche, gli esperti del settore insieme a personalità istituzionali cercheranno di fornire risposte concrete auspicando una corretta mitigazione del rischio, razionale e pianificata. In primis, saranno analizzati gli aspetti tecnico-scientifici e normativi sull’analisi e sulla gestione della risorsa idrica alla luce dei sempre più ricorrenti eventi estremi che aumentano il rischio di dissesto idrogeologico nel nostro Paese. A introdurre l’incontro sarà Giovanni Andiloro della Commissione Nazionale Risorse Idriche CNG, cui seguiranno gli interventi di: Alfonso Aliperta, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria; Fabio Tortorici, Presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi e di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. A fare i saluti istituzionali saranno: Gerardo Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria; Gino Crisci, Rettore dell’Università della Calabria; Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri; Andrea Sisti, Presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali; Carmelo Gallo, Soggetto Attuatore dell’Ufficio del Commissario all’Emergenza Dissesto Idrogeologico; Fabiola Anitori, Componente XIII Commissione Permanente Territorio, Ambiente, Beni Ambientali al Senato della Repubblica e Riccardo Nencini, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Consigliere CNG, Domenico Angelone, modererà la sessione tecnica sugli aspetti conoscitivi e scientifici in cui si alterneranno numerosi professionisti, tra cui: Filippo Thiery, meteorologo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile; Pasquale Versace dell’Università della Calabria; Silvia Fabbrocino dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” ed esponente della Commissione Nazionale Risorse Idriche CNG; Giuseppe Mendicino dell’Università della Calabria; Mauro Grassi della Struttura di missione #ItaliaSicura presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Endro Martini, Alta Scuola, Tavolo Nazionale Contratti di Fiume. Nella tarda mattinata si svolgerà la tavola rotonda moderata da Vincenzo Giovine, Vice Presidente CNG, nella quale interverranno anche Arcangelo Francesco Violo, Segretario nazionale CNG; Gabriele Ponzoni, Segretario della Federazione Europea dei Geologi; Gianluca Callipo, Presidente dell’Associazione Regionale Comuni (ANCI Calabria); Angelo Borrelli, Capo Dipartimento della Protezione Civile; Domenico Pallaria, Direttore Generale del Dipartimento Presidenza Regione Calabria; Chiara Braga, Componente VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati. La tavola rotonda terminerà con l’intervento del Presidente della Regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio. Nel pomeriggio, Lorenzo Benedetto, Consigliere CNG, modererà la sessione sugli aspetti gestionali e normativi legati alla gestione dell’acqua, nella quale interverranno rappresentanti del CNR-IRPI di Bari e Cosenza, ISPRA, Arpa Calabria ed Emilia Romagna e dei distretti idrografici dell’Appennino Meridionale e del Po. L’evento sarà anche un’occasione per dibattere sull’importanza dell’oro blu come risorsa preziosa per la sopravvivenza del pianeta in cui viviamo e sull’urgenza impellente di salvaguardarla, al fine di non sprecarla e di preservarne la qualità. L’acqua come argomento prioritario anche alla luce del raggiungimento, entro il 2030, del 6° Obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.