Regionali Sicilia, manifesti abusi nel messinese: la denuncia del meetup “Milazzo in MoVimento”

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Il meetup “Milazzo in MoVimento “ porta all’attenzione degli enti preposti l’abusivismo e lo scorretto utilizzo della propaganda elettorale nel territorio milazzese

affissione-abusiva-1-770x470Continua la battaglia degli attivisti del  meetup Milazzo in Movimento contro i manifesti selvaggi apparsi nel messinese durante le ultime settimane.  “Poiché ad oggi determinate azioni- dichiarano gli attivisti– continuano a ripetersi ed a passare inosservate nella totale indifferenza, abbiamo ritenuto opportuno segnalarlo agli enti competenti, per porvi rimedio. In data 06 ottobre 2017 sono scaduti i termini per la libera affissione di propaganda elettorale, ricordando che in mancanza del rispetto verso tali normative si và incontro a provvedimenti sanzionatori previsti per legge, riguardanti le affissioni illegali, con succesiva completa rimozione o in alternativa oscuramento dei manifesti in questione. È opportuno evidenziare l’esigenza di un’ attenta e puntuale osservanza della normativa che regola la materia in argomento, nonché focalizzare con tutti i soggetti interessati i più importanti aspetti della campagna elettorale, al fine di assicurare che il confronto tra le forze politiche si svolga nel pieno rispetto della “par condicio ” ed in un clima di serena competizione elettorale, in modo democraticoAl riguardo, inoltre, appare utile richiamare l’attenzione anche sulle modifiche recentemente apportate alla legge 4 aprile 1956 n. 212, con l’articolo 1, comma 400, lettera h),della legge 27 dicembre 2013, n. 146 (Legge di stabilità 2014). Tali modifiche, sono state dettate dalla necessità del contenimento della spesa pubblica, nel disporre l’eliminazione della propaganda indiretta , nonchè ridurre gli spazi alla propaganda diretta (cfr. circolare ministeriale n. 4/2014). E’ alquanto avvilente- concludono– dover fare certe puntualizzazioni verso determinate scorrettezze. In alternativa invece, il rispetto delle regole, dovrebbe essere proprio della normalità e del fare buona politica. Se questo è il preludio, lasciamo spazio all’immaginazione verso tutto ciò che potrebbe essere il seguito.


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