Per Domenico Battaglia è necessario lavorare ad un piano strategico che promuova l’Area dello Stretto
“Nella riunione – ha spiegato il Presidente della Conferenza – abbiamo tracciato una road map definendo tempi, modalità e raccogliendo le diverse sollecitazioni: in particolare, convenendo che l’integrazione dell’Area dello Stretto ha prima di tutto un significato politico di rivoluzione culturale rispetto ad un processo che avrebbe dovuto essere quasi naturale ma che è stato ostacolato da atteggiamenti localistici ed autoreferenziali. Un progetto, dunque, che dovrà avere come cornice alcuni assi portanti quali: l’attuazione della famosa riforma del sistema delle Autorità Portuali, voluta dal Governo nazionale, che ha visto inglobare i porti di Gioia Tauro, Messina e Milazzo in un’unica governance, l’istituzione della ZES (Zona Economica Speciale) che dovrà comprendere porzioni di territorio sia calabro che siciliano, individuando altresì quali imprese e insediamenti produttivi s’intendano privilegiare e quali settori di sviluppo si punti a valorizzare secondo quelle che sono le vocazioni del territorio, la logistica, il trasporto e la mobilità nell’Area dello Stretto, anche con il potenziamento ed il rilancio dell’aeroporto ‘Tito Minniti’. “Ed ancora – ha aggiunto Domenico Battaglia – un sistema sanitario sempre più integrato che potrà vedere anche la nascita di un’unica azienda interregionale dello Stretto; il sistema universitario al centro del sapere, della conoscenza e della ricerca; l’attraversamento stabile dello Stretto (che consentirà la realizzazione dell’alta velocità o alta capacità della rete ferroviaria), per collegare fisicamente le due sponde, che l’Europa ci chiede fortemente e che diventa punto centrale, ormai ineludibile per la sopravvivenza stessa dello status di Città Metropolitana per Reggio Calabria e Messina; nonchè le politiche e gli interventi in materia di turismo, cultura, beni culturali, artistici, architettonici e paesaggistici”.
“Il traguardo finale – ha concluso Domenico Battaglia – sarà quindi l’elaborazione di un Piano Strategico che parta dal basso e che veda le due Regioni protagoniste assolute nei processi complessivi di sviluppo dell’intera Area dello Stretto nei confronti del Governo nazionale e dell’Unione Europea”.