Milazzo, la Prefettura boccia i locali per l’accoglienza migranti. Magistri: “Necessaria una strategia condivisa per garantire accoglienza dignitosa”

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I locali di Fiumarella e di via Tuckery a Milazzo non sono idonei ad ospitare i migranti, Magistri: “Necessario un tavolo tecnico con istituzioni e operatori del settore”

Rissa migranti (2)Non era e non è ad oggi neppure ipotizzabile un’accoglienza ‘umana’ di queste persone in strutture fatiscenti, ormai in disuso da anni, prive dei servizi essenziali e delle minime condizioni igienico/sanitarie, quali il plesso scolastico di Fiumarella“. Lo dichiara Simone Magistri, consigliere comunale di Milazzo e candidato alla Regione Sicilia con la lista #diventeràbellissima a sostegno di Nello Musumeci, a proposito della bocciatura sull’idoneità dei locali di Fiumarella e via Tuckery per l’accoglienza dei migranti provenienti dal Nord Africa. “Ho rilevato in più occasioni in questi mesi in consiglio comunale l’inidoneità della soluzione prospettata dal sindaco, in difetto di qualsiasi preventivo confronto con la città, gli organi elettivi, gli operatori e le associazioni del settore. Allo stesso modo ritengo di difficile attuazione sul nostro territorio soluzioni emergenziali, straordinarie e scoordinate di accoglienza, quali quelle per cui il sindaco nei mesi scorsi ha manifestato disponibilità alla Prefettura di Messina. Soluzioni che, da temporanee rischiano di divenire definitive e risultano senz’altro inidonee a garantire una reale integrazione di queste persone con il tessuto sociale, culturale ed economico cittadino che è l’obiettivo reale che andrebbe in definitiva perseguito. Occorre adesso avviare sul tema un ampio e partecipato confronto, con l’istituzione, come richiesto dal consiglio comunale, di un apposito tavolo permanente sulla tematica che veda il coinvolgimento degli operatori del settore, delle associazioni che operano nel sociale, delle parrocchie e delle Ipab al fine di avviare finalmente una strategia condivisa – fin qui francamente mancata – atta a garantire a queste persone un’accoglienza dignitosa.

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