Messina: riunione tra il Commissario Calanna e le organizzazioni sindacali

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Messina: riunione tra il Commissario Calanna e le organizzazioni sindacali. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto sulla situazione dell’Ente e sulle prospettive di salvaguardia e sviluppo delle professionalità

Si è svolto stamani l’incontro tra il Commissario Straordinario Francesco Calanna e le organizzazioni sindacali CGIL-Funzione Pubblica, CISL-FP, UIL, CSA e DICCAP. Ad aprire il dibattito è stato il Segretario generale, avv. Maria Angela Caponetti, che ha esaminato la situazione finanziaria dell’Ente e ha messo a fuoco le potenzialità di una realtà amministrativa che deve rappresentare un riferimento di sviluppo economico e sociale per tutto il territorio provinciale. Ad iniziare la serie degli interventi  è stato Giovanni Coledi, in rappresentanza della CISL-FP che, in premessa, ha dato la più ampia disponibilità ad una collaborazione costruttiva, sottolineando l’importanza di un ritorno alla politica quale valore assoluto nella programmazione di un Ente che deve essere potenziato per dare risposte concrete alla cittadinanza. “Sono contrario all’ipotesi dissesto – ha affermato Coledi – perché la ritengo una strada assurda da percorrere, in quanto per meno di venti milioni di euro che gravano sulla parte delle spese correnti del bilancio, considerato che ciò accade a fine ottobre, appare semplicemente errato; ciò anche per la ricaduta negativa sugli effetti scatenati dal perseguire tale iniziativa. Sostengo che sia necessario un confronto urgente con la Regione Siciliana ed il Governo per la risoluzione dei nostri problemi, per difendere il ruolo della Città Metropolitana e per salvaguardare il livello occupazionale; una lotta che non può non tener conto di scadenze importanti, quali quelle legate alla gestione e realizzazione del programma Masterplan. Per tale finalità è più che mai importante non disperdere le professionalità presenti nell’Ente. Al fine di dare un messaggio positivo al personale, è opportuno definire la contrattazione decentrata relativa all’anno 2017, le progressioni economiche orizzontali, i regolamenti per il personale tecnico, per la tutela degli interessi generali e noi dovremo essere parte attiva in tale percorso”. Roberto Lombardo, in rappresentanza della CGIL-Funzione Pubblica, ha aperto il proprio intervento sottolineando lo stato di disagio accumulato dai dipendenti in questi anni di grandi incertezze e ha sottolineato che bisogna fare in modo affinché tutti i livelli istituzionali evitino il dissesto della Città Metropolitana assicurando la massima collaborazione in un processo di concertazione condivisa.

“Tutti noi, in linea di principio, siamo contrari all’ipotesi di un dissesto – ha esordito Santino Paladino del sindacato CSA – ma esso è il frutto di un dato tecnico, l’impedimento reale è l’impossibilità di approvare il bilancio e, in tal senso, è fondamentale mutare l’attuale situazione attraverso un’azione politica incisiva. Non si comprende come mai lo scorso anno sia stata concessa la proroga del termine dell’approvazione dei bilanci, nonostante la situazione finanziaria complessiva fosse meno grave di quella del 2017, mentre quest’anno non è stato concesso alcun slittamento dei termini in questione. Sarà fondamentale contrattare un assestamento di bilancio, attualmente impossibile da realizzare, con la futura amministrazione regionale senza tralasciare le tutele legali avviate nelle scorse settimane attraverso il ricorso al TAR del Lazio e finalizzate all’ottenimento della sospensiva del prelievo forzoso. Inoltre bisognerà attrezzarsi in funzione del Masterplan, dando gli strumenti idonei agli uffici tecnici e coinvolgendo i Comuni del territorio attraverso l’istituzione di una struttura ad hoc. Infine, sarà determinante la definizione del contratto decentrato per ridare vitalità all’organizzazione di un Ente che ha in serbo la realizzazione di attività collegate allo sviluppo del territorio”. Maurizio Giliberto, in rappresentanza della UIL, ha sottolineato la sua idea favorevole al ritorno all’elezione diretta che rappresenta la risposta più efficace nell’ottica di una funzione strategica dell’Ente, collegata all’erogazione di servizi fondamentali alla cittadinanza.  “La politica deve difendere le ex Province – ha dichiarato Giliberto – e noi saremo attenti osservatori e protagonisti nella formazione di crescita delle proposte che riterremo convincenti. Bisogna avviare un processo programmatico che necessita l’attuazione di politiche attive collegate al reperimento di fondi per essere incisivi nelle azioni future”. “E’ necessario garantire i dipendenti e farsi promotori di un dialogo con la Regione siciliana per uscire dall’attuale situazione di incertezza – ha puntualizzato Santino Candiano, rappresentante del DICCAP – e per poter sviluppare in futuro una cabina di regia che sia in grado di realizzare la progettazione dell’Ente nei settori strategici collegati ai servizi istituzionali riservati alla Città Metropolitana”. Il Commissario straordinario Francesco Calanna ha focalizzato l’inizio del suo intervento sulla necessità di valorizzare le notevoli risorse professionali presenti nell’Ente, per superare le attuali difficoltà finanziarie in previsione della riforma in itinere delle Città Metropolitane che dovrà passare attraverso il giudizio della Corte Costituzionale. “E’ importante portare avanti una battaglia collettiva – ha affermato il Commissario Calanna – e la concertazione con i sindacati rappresenta un punto di partenza fondamentale e su questo desidero creare al più presto un’agenda comune. Uno strumento di salvaguardia del nostro Ente è costituito dal ricorso al Tar del Lazio che, come sostenuto ieri nel corso dell’incontro con il dott. Filippo Romano, rappresenta un’affermazione d’orgoglio per la propria autonomia e racchiude un’alta valenza politica. Sul dissesto sono fermamente convinto che sia una soluzione da evitare e nei prossimi giorni studierò, insieme ai responsabili dell’Ente, ogni passo utile che porti ad una soluzione positiva. Palazzo dei Leoni non ha debiti e sarà importante realizzare una struttura che si avvalga delle competenze interne e di quelle presenti sul territorio per sviluppare i contenuti del Masterplan. In tal senso sarà determinante una concertazione sui grandi temi di sviluppo per evitare che gli interventi siano determinati senza un piano di programmazione armonico. Sarà pertanto fondamentale costituire un forum di partenariato economico-sociale per individuare strategie e processi di sviluppo. L’idea di un ufficio speciale per il Masterplan rappresenta un percorso virtuoso da perseguire per dare risposte sui grandi temi legati alla mobilità territoriale e allo sviluppo delle zone rurali”.

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