Codice del Terzo Settore: Messina partecipa ai lavori Anci

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Messina partecipa ai lavori Anci sull’applicazione del codice del terzo Settore, oggetto di interesse del gruppo il nuovo sistema di regole riguardo ai rapporti tra enti pubblici

palazzo zanca messina (2)L’assessora alle Politiche Sociali, Nina Santisi, ieri, mercoledì 18, ha preso parte al gruppo di lavoro, attivato dall’ANCI nazionale, sul sistema di riordino del terzo Settore, coordinato dall’assessore di Brescia, Felice Scavini. L’ultimo decreto collegato alla riforma del terzo settore, il Codice, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 agosto, ha introdotto molti elementi innovativi. Si tratta del decreto legislativo più corposo (104 articoli) tra i cinque emanati, dopo la legge delega per la riforma del terzo settore (106/2016). La parola riordino è la più appropriata per indicare lo scopo principale del Codice. Vengono abrogate infatti diverse normative, tra cui due leggi storiche, come quella sul volontariato (266/91) e sulle associazioni di promozione sociale (383/2000), oltre a buona parte della “legge sulle onlus” (460/97). In un solo testo vengono raggruppate tutte le tipologie degli enti del terzo settore (Ets): organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps), imprese sociali (incluse le attuali cooperative sociali), enti filantropici, reti associative, società di mutuo soccorso e altri enti senza scopo di lucro. Gli enti del terzo settore saranno obbligati, per definirsi tali, all’iscrizione al Registro unico nazionale che avrà sede al ministero delle Politiche Sociali, ma sarà gestito e aggiornato a livello regionale. Oggetto di interesse del gruppo di lavoro, in particolare, il nuovo sistema di regole riguardo ai rapporti tra enti pubblici e di terzo settore. Nello specifico, i Comuni e gli Enti del terzo settore si trovano fisiologicamente a instaurare relazioni in diversi campi di attività. L’Associazione Nazionale Comuni Italiani, che già in sede di elaborazione della legge ha partecipato attivamente al dibattito e alle consultazioni con Governo e Parlamento, ha ritenuto opportuno avviare con i propri associati una riflessione circa i contenuti delle nuove norme e i riflessi operativi che esse possono determinare. Il gruppo dedicato ha l’obiettivo di analizzare la nuova normativa e di tracciare possibili linee di applicazione, attraverso l’approfondimento e la discussione tra le amministrazioni aderenti all’ANCI. Coerentemente con l’art. 118 della Costituzione, con il nuovo e compiuto disegno riformatore, il terzo settore risulta oggi essere un polo rilevante dell’ordinamento complessivo, pubblico e privato, dello Stato che condivide con l’area del pubblico le finalità, gli ambiti di attività e gli assetti istituzionali vincolati all’interesse generale, e con l’area del privato l’autonomia organizzativa e la libertà operativa.

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