Si svolgerà a porte chiuso il processo a carico di sette giovani di Melito Porto Salvo accusati di aver violentato una 14enne
I giudici del Tribunale di Reggio Calabria hanno stabilito che si svolgerà a porte chiuse il processo a carico di sette giovani di Melito Porto Salvo accusati di aver violentato ripetutamente tra il 2013 e il 2015 una ragazza che all’inizio della vicenda aveva 14 anni. Nell’inchiesta che ha portato al processo, è stato arrestato anche un ottavo giovane che all’epoca dei fatti era minorenne. Tra gli imputati troviamo Giovanni Iamonte, figlio di Remingo, indicato come boss dell’omonima cosca della ‘ndrangheta. Gli inquirenti lo indicano come il giovane capo del gruppetto di violentatori. Inoltre la Regione Calabria e il Comune di Melito Porto Salvo hanno depositato la richiesta di costituzione di parte civile, richiesta che dovrebbe essere fatta dal fratello della giovane.