Reggio Calabria: Laganà (MSN) si scaglia contro l’amministrazione comunale

StrettoWeb

“Padre perdona loro, perché non sanno quello che fanno..!! Da piccolo l’ho sentita durante un film sulla vita di Gesu’. Da un po’ di tempo lo dico spesso. E’ la frase che mi ripeto ogni qual volta mi capita di vedere un Italiano in difficoltà. Lo dico quando sento l’arroganza di un Politico che sostiene tesi sull’accoglienza agli immigrati ma che volta le spalle alle richieste di integrazione degli Italiani, di quelli che non riescono a trovare un lavoro, di quelli che l’hanno perso e perché no di quelli che avendo commesso qualche sbaglio son finiti in carcere ed all’uscita nessuno piu’ e’ stato disponibile nei loro confronti. Congiungo le mani, rivolgo gli occhi al Cielo ed in silenzio lo ripeto anche quando sento parlare il Papa sulla necessità di accogliere gli immigrati, ma la stessa determinazione non la vedo in lui quando si parla di italiani che rovistano di nascosto nei cassonetti della spazzatura alla ricerca di qualcosa che non possono più permettersi, all’imbarazzo di una madre che al supermercato e’ costretta a dire ai figli che la coca cola o la nutella fanno male perchè non può potersi di comprarle. E lo dico anche quando sento gli aggiornamenti del Ministero della Sanità sulle percentuali di Italiani che rinunciano alle cure mediche perche’ troppo costose. Eppure mi capita di dirlo anche quando penso a loro, ai migranti, a quelli veri, a quelli costretti a lasciare la propria terra in cerca di condizioni di vita migliori, ma anche a quelli che sono spinti a lasciarla da un’organizzazione che li porta fino a qui solo per delinquere, in qualsiasi modo purche’ riescano a guadagnare soldi per i loro estortori, per quelli che li minacciano di ammazzare i loro cari rimasti in Patria. Ed ecco che aumentano i reati minori, la prostituzione, la manovalanza della ndrangheta. Le notizie dell’ISIS le apprendiamo quando ormai e’ troppo tardi, ad attentato avvenuto. Eppure sarebbe fin troppo facile prevedere statisticamente che su 300.000 immigrati arrivati in un anno, tre siano terroristi, tre soli, pochi ma sufficienti per seminare terrore e morte ovunque nel mondo. E come non dirlo quando ripensi a quella immagine? quella dannata fotografia che ha fatto il giro del web, il piccolino privo di vita riverso sulla spiaggia. Allora perche’ accoglierli qui, tenerli praticamente in cattività, costretti, quasi carcerati ? In attesa di che? Di quale integrazione? Magari accoglierli in un appartamento senza giardino o cortile per fumare una sigaretta. Praticamente una istigazione a delinquere dopo i primi mesi di sacrifici e penitenze. Il tempo di sedare i malumori fisiologici dei residenti vicini alla struttura di accoglienza. Poi tutti liberi di uscire e andare dove si vuole minorenni e maggiorenni senza nessun controllo, nessuna guida, liberi di prostituirsi, rubare, violentare. Anche qui non si deve fare di tutta l’erba un fascio. Su trecentomila magari le prostitute saranno solo trenta, chi ruba solo cinquanta e chi violenta forse solo uno, quello che basta per rovinare per sempre la vita di qualcuno. Verrebbe da rivolgersi a chi e’ responsabile di tutto questo in modo forte. Meriterebbero solo una maledizione per loro e per le loro famiglie. Ma la differenza tra un delinquente, che sia esso Politico, mafioso, prete o semplice cittadino, ed un Credente  come me e’ proprio questa. Padre perdona loro, che non sanno quello che fanno”. E’ quanto scrive in una nota Saverio Laganà, dirigente Provinciale Movimento Nazionale per la Sovranità.

Condividi