Reggio Calabria, Associazione Ashifatima: “questa sera all’Eremo per pregare la Madonna della Consolazione”

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madonna della consolazione reggio peppe caridiAssociazione Ashifatimaaspetta i fedeli stasera alle 19.00 nella basilica dell’eremo, per pregare con noi la Madonna della Consolazione, la funzione sarà animata dalle Suore che sono arrivate dal Cameroon, affinché ci segua con l’amore di sempre nella realizzazione del nostro progetto. L’Africa ti resta dentro, i suoi colori, i suoni, ma soprattutto la gente. Non è “mal d’Africa” il nostro, non è questo che ci spinge a partire ogni anno, nonostante le difficoltà che dobbiamo affrontare, le rinunce che siamo obbligati a fare, ma sono i volti dei bambini che ci accolgono ogni volta con un sorriso, che ci abbracciano con gioia, è la gente che ci saluta come si fa con i vecchi amici. Il Cameroon ormai per noi è casa, le persone di Bamenda sono amici. I ragazzi del villaggio sono come i giovani che arrivano sulle nostre coste in cerca di una vita migliore. Anche loro guardano al futuro con preoccupazione, ma hanno deciso di restare, sanno che dovranno affrontare mille difficoltà, ma non vogliono cambiare la loro vita, non vogliono perdere le loro tradizioni, per questo ci chiedono aiuto, vogliono che il nostro progetto si realizzi, che il caseificio non rimanga solo un bel sogno, ma che nasca al più presto per dare lavoro. Quando abbiamo deciso di realizzare l’orfanatrofio, abbiamo pensato anche che fosse importante fare qualcosa per i giovani del villaggio, dare un’opportunità che permettesse loro di rimanere nella propria terra e vivere una vita dignitosa, per questo è nata l’idea del caseificio. Il nostro cantiere ogni anno accoglie tanti ragazzi che hanno voglia di lavorare. Già all’alba dietro il cancello del convento arrivano numerosi e tutto il giorno, per l’intero periodo della nostra permanenza a Bamenda, lavorano con grande impegno, senza lamentarsi del caldo o della pioggia, senza mai cedere alla fatica. Per questo siamo qui a condividere con voi il nostro progetto, per chiedervi un aiuto per realizzare il caseificio e l’orfanotrofio, per far qualcosa per chi è più sfortunato di noi, ma non vuole partire, non vuole andare via dalla propria terra. Per questo”.

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