Reggio Calabria, altro che “Festa di Madonna”: la città è ancora senz’acqua, come si può solo pensare di “festeggiare”?

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Reggio Calabria, molte zone della città sono ancora senz’acqua e c’è anche chi si lamenta per i festeggiamenti sottotono e la scarsa partecipazione alla processione per la festa patronale…

Chiedersi “cosa c’è da festeggiare” per una città depressa e degradata com’è oggi Reggio Calabria potrebbe sembrare semplicemente retorico. Ma ritrovarsi intorno alla propria patrona, simbolo di storia, cultura e identità, sarebbe comunque in ogni situazione generale, per quanto sofferente, un valido motivo per replicare in modo orgoglioso.

A Reggio Calabria, però, in questi giorni c’è molto di peggio: la città continua a vivere un’emergenza idrica che non ha precedenti nella storia. Da mesi non c’è acqua nelle case reggine, e nonostante ieri abbia piovuto per diverse ore, la situazione non si è risolta soprattutto nella zona collinare e nella zona Sud, dove ad Arangea, in Contrada Gagliardi, i residenti evidenziano una criticità che è ormai intollerabile. Centinaia di famiglie da 4 giorni sono completamente a secco e dal Comune non arriva uno straccio di risposta. E c’è chi s’è sorpreso oggi di vedere una processione sottotono, con poche presenze e senza la consueta partecipazione. L’arcivescovo Morosini ha fatto un appello contro la “deriva morale” della città, che però è costretta anche a subire un’emergenza molto più pragmatica. La gente non ha acqua in casa, per giorni interi, per settimane. Non si può lavare, non può cucinare, non può pulire. E non riceve neanche alcuna risposta da parte delle istituzioni responsabili. Oltre al danno la beffa.

Ecco, dovrebbero anche andare a festeggiare? Va bene l’identità, la storia, la cultura locale. Ma a tutto c’è un limite… Anzi, bisognerebbe fare una considerazione opposta su quanto siano pazienti questi reggini. La protesta di Saracinello, dove due settimane fa i residenti hanno bloccato lo svincolo dell’Aeroporto, non ha avuto seguito nonostante la persistenza di un problema così drammatico. Perchè in questa città ormai tutto, anche rimanere settimane con i rubinetti a secco, sta diventando normale… e di questo passo qualcuno vorrà sentirsi dire “grazie” il giorno in cui l’acqua tornerà (???). E chissà che Falcomatà non divulghi una nota annunciando, con il ritorno dell’acqua nelle case dei reggini, “l’ennesimo grande successo della mia amministrazione all’insegna della trasparenza, della legalità e dell’attenzione di un buon padre di famiglia“.

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