Messina, Comitato di Gestione Asilo nido di Camaro. Cacciotto e Gioveni: “elezione viziata, si faccia chiarezza”

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Continua la querelle sull’asilo Nido di Camaro a Messina. Nei giorni scorsi con  una interrogazione rivolta ad Assessore e Dirigente ai Servizi Sociali i consiglieri Cacciotto e Gioveni avevano chiesto piegazioni circa la mancata approvazione della graduatoria di inserimento dei bambini nell’Asilo Nido Suor Maria Francesca Giannetto; con grande soddisfazione si apprendeva che nello stesso giorno, il Comitato di Gestione si sarebbe riunito per eleggere il Presidente, scelto il consigliere Giuseppe Iannello, ed approvare la graduatoria che come regolamento viene successivamente pubblicata all’albo pretorio. Sembrerebbe però– commentano oggi i due consiglieri- che, visonando gli atti, l’elezione del Presidente ed il conseguente insediamento del Comitato di Gestione, possa essere irregolare per un insanabile vizio di forma. La conseguenza: la nullità della graduatoria approvata per l’inserimento dei bambini nella struttura comunale. Cacciotto e Gioveni avevano già sottolineato che  che tra i motivi di ritardo nell’approvazione della graduatoria, ci sarebbe stata anche una bagarre interna per la poltrona di Presidente ed in ogni caso delle beghe di natura politica. “Basta infatti pensare che, ricordano i due consigliere, l’11 settembre il consigliere Iannello, eletto insieme ai consiglieri Carbone e Signorino dal Consiglio Circoscrizionale per rappresentare parte del Comitato di Gestione (quest’ultimo organo interno all’asilo comunale formato da tre consiglieri della Terza Circoscrizione eletti dal Consiglio il Coordinatore, un rappresentante sindacale, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti dei lavoratori che al suo interno elegge poi un Presidente) per motivi politici, avrebbe rassegnato le dimissioni, regolarmente protocollate, da consigliere eletto dal Consiglio Circoscrizionale per comporre il Comitato di Gestione; sennonchè, si sarebbe dovuto eleggere da parte del Consiglio Circoscrizionale un nuovo componente da sostituire a Iannello ovvero a rieleggere lo stesso. Fatto invece alquanto strano, in sede di Conferenza Capigruppo, tenutasi il 12.09.2017, il consigliere Iannello avrebbe dichiarato di voler ritirare le dimissioni. Non si può che esprimere soddisfazione per il cambio di idea del consigliere Iannello– continuano i due consiglieri- forse perché nel frattempo si era (come di seguito accaduto) finalmente deciso di convergere su di lui il ruolo di Presidente, ma non possiamo non evidenziare la nostra preoccupazione sulle modalità che hanno portato alla sua elezione come Presidente”. Sembrerebbe  infatti che Iannello una volta rassegnate le dimissioni presentandole e protocollandole in segreteria, dopo un giorno abbia dichiarato in conferenza di capigruppo  di volerle ritirare: ” questo modus operandi– commentano Cacciotto e Gioveni- è assolutamente invalido. Le dimissioni, una volta protocollate rappresentano un atto recettizio già per il solo fatto di avere un protocollo; non sarebbe valida, a prescindere da tutto, una revoca delle dimissioni in conferenza di capigruppo, commissione che ha il compito di armonizzare i lavori d’aula. Non solo: ma per il solo fatto di aver rassegnato le dimissioni, ciò avrebbe dovuto comportare per il Consiglio (unico organo deputato) la elezione di un nuovo consigliere, scelto come componente del Comitato di Gestione che poteva trovare nuovamente nel consigliere Iannello una validissima espressione. Nonostante ciò- ricordano i consiglieri- dopo le dichiarazioni rilasciate in conferenza capigruppo dallo stesso Iannello, il Presidente Circoscrizionale, Natale Cucè, convocava il Comitato di Gestione per il 14.09.2017 e nella stessa data veniva eletto il Presidente, Iannello, ed approvata la graduatoria. Orbene, è del tutto evidente la irregolarità che ha portato alla elezione del Presidente Iannello con la conseguenza che ciò andrebbe ad inficiare la stessa graduatoria suscettibile di impugnazioni. Per tale ragione esprimiamo forti perplessità riguardo la legittimità del ruolo dell’attuale Presidente, nulla di personale sulle sue indiscutibili qualità, stessa regolarità che si estenderebbe all’intero Comitato di Gestione e alla conseguente validità della graduatoria. A nostro avviso la posizione di Iannello, inficia tutto il resto perché per il fatto di aver presentato le dimissioni, il Consiglio, in modo regolare si sarebbe dovuto riunire per rivotare un altro consigliere che sarebbe potuto essere anche lo stesso”. I due consiglieri chiedono quindi agli organi competenti  di verificare la fondatezza delle preoccupazioni sollevate e di esprimere un parere di legittimità di tutto l’iter amministrativo che ha portato alla elezione del Comitato di Gestione e alla approvazione della graduatoria.

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