Incredibile a Cinquefrondi: immigrato attacca il Sindaco e ferisce due carabinieri usando la figlia neonata come scudo, piccola salvata dagli agenti eroi [DETTAGLI]

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Cinquefrondi: immigrato attacca il Sindaco e ferisce due carabinieri usando la figlia neonata come scudo, nel corso di una riunione pubblica tenutasi presso la Mediateca comunale “Pasquale Creazzo”

Carabinieri foto repertorioNella giornata di ieri, a Cinquefrondi (RC), i Carabinieri della locale Stazione, coadiuvati dal N.O.RM – Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taurianova, hanno tratto in arresto il cittadino nigeriano OMOROGBE MONDAY, cl’80, noto alle forze dell’ordine, regolarmente presente sul territorio nazionale, responsabile di “resistenza e violenza a pubblico ufficiale”. Il predetto OMOROGBE, nel corso di una riunione pubblica tenutasi presso la Mediateca comunale “Pasquale Creazzo” di Cinquefrondi tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale, tra i quali il Sindaco Michele CONIA, e delegati della Cooperativa Sankara – che si occupa per conto della Municipalità del progetto “S.P.R.A.R” (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) – per discutere la programmazione del servizio di accoglienza per i rifugiati, ha dato in escandescenze proferendo dapprima frasi ingiuriose all’indirizzo dei relatori e, successivamente, minacciando di morte e spintonando il Primo cittadino, intervenuto per tranquillizzare il soggetto esagitato. I Carabinieri, accorsi immediatamente sul posto a seguito di richiesta telefonica, cercavano, invano, di calmare l’OMOROGBE e nel tentativo di identificarlo, venivano fatti anche loro oggetto di una violenta reazione con frasi ingiuriose e minacciose. L’uomo, pertanto, invitato a seguire gli operanti in Caserma per l’identificazione, allo scopo di garantirsi l’impunità e la fuga, afferrava con violenza la figlia neonata, in quel momento in braccio alla moglie, stringendola con forza al petto e iniziando a usarla come scudo, sferrando nel contempo calci contro i militari per guadagnare l’uscita. A quel punto, gli operanti, nel riscontrare che la bimba, a causa della forte stretta esercitata dal padre, stava avendo difficoltà respiratorie, nel fare la massima attenzione a garantire l’incolumità della neonata, riuscivano a liberarla dalla presa, scongiurando più gravi conseguenze per la piccola. L’OMOROGBE, nel frattempo, continuava la sua violenta resistenza attraverso calci e pugni all’indirizzo degli operanti – due dei quali riportavano lesioni refertate – che, con difficoltà, riuscivano finalmente a bloccarlo e a trarlo in arresto. A seguito degli eventi, la neonata, visitata sul posto da sanitari appositamente chiamati dai Carabinieri, non veniva riscontrata affetta da lesioni e pertanto, dopo consulto con i servizi sociali, veniva affidata alla madre, mentre l’arrestato veniva trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Taurianova, in attesa del rito direttissimo, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi.

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