I numeri del 37° Roccella Jazz Festival “Rumori Mediterranei” confermano che la manifestazione è più viva che mai
Tredici le serate di concerti durante le quali si sono esibiti 27 gruppi e 121 musicisti, di cui molti stranieri provenienti da: Stati Uniti, Polonia, Mali, Senegal, Tunisia, Inghilterra e Sudafrica. Molte le produzioni originali e le anteprime, tra cui l’ “Original tribute to Rino Gaetano” di Giovanni Tommaso e l’anteprima europea dell’astro nascente del jazz USA Jonathan Finlayson. Grande il successo della sessione dedicata ai “New Talents” allo spazio Colonne e del dvd “Si -Song”, l’omaggio di Claudio Cojaniz a Sisinio Zito, che il Comune di Roccella ha voluto co-produrre assieme a Caligola Records. Notevole lo sforzo organizzativo: 70 le camere di hotel occupate per un totale di 150 presenze con un pernottamento medio di 2 notti; oltre 100 i transfer dagli aeroporti e dagli hotel verso i luoghi dei concerti. Imponente il successo mediatico. Le edizioni online di Repubblica, Il Sole 24 ore, Il Giornale, Il Manifesto hanno dato ampio spazio alla manifestazione. Il Mattino ha dedicato una intera pagina della edizione cartacea ad un’ intervista a Giovanni Tommaso che illustrava il suo progetto originale presentato al Festival. Grande l’attenzione de La Gazzetta del Sud e de Il Quotidiano della Calabria. Il GR2, in una delle edizioni di punta delle 13.30, ha inserito la manifestazione tra i titoli di apertura, dedicando poi un servizio di oltre un minuto. Totale e continuativa la copertura del TGR di Rai3 che ogni sera ha mandato in onda i servizi del corrispondente. Due le serate in diretta video e streaming di Telemia e dirette giornaliere in onda su Radio Roccella. Assoluta e continuativa la presenza sulle testate online locali.
Imponente lo sforzo dei dipendenti comunali, dei collaboratori (in particolare dell’Addetto Stampa Stefania Parrone), dei fornitori e soprattutto dei volontari che hanno lavorato per il Festival. A tutti loro va il nostro sincero ringraziamento per quanto hanno fatto e per la dedizione dimostrata. A chi dice che con questa edizione il Festival è rinato noi diciamo che il Festival non è mai morto. L’idea rivoluzionaria e visionaria del senatore Sisinio Zito, padre fondatore di Roccella Jazz, sta dando i frutti che solo le idee di successo possono dare. Tali, infatti, sono le idee e le visioni che non muoiono con i loro padri, ma che continuano e crescono nel tempo grazie al loro insegnamento. I sacrifici di chi ci ha preceduto e di chi ha fatto del nome di Roccella un nome conosciuto in tutto il mondo grazie al Festival Jazz oggi trovano significato compiuto. Questa edizione ci ha detto che Roccella ama il Festival e che il Festival è Roccella. Ma sbaglieremmo a considerare questo un punto di arrivo. I numeri della 37esima edizione devono essere, e sono per noi e per Roccella, il gradino sul quale iniziare una scalata che nei prossimi anni, ne siamo certi, farà raggiungere nuove ed esaltanti vette. Arrivederci, quindi, alla 38° edizione di Roccella Jazz.