Terza giornata dello Scilla Fest, in programma l’incontro sul teatro sociale

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Enzo MoscatoContinua il workshop “La tradizione dell’attore: energia, ritmo e creazione” tenuto da Nino Racco, Nando Brusco, Giovanni Battista Gangemi, Mariangela Berazzi del Teatro Proskenion, al Castello Ruffo fino alle 13, che apre la terza giornata dello ScillaFest. Focus del laboratorio è l’attore/danzatore chiamato a fabbricare le parole e a metterle in risonanza con quanto lo circonda.

Per la rassegna ideata e diretta da Teatro Proskenion in coorganizzazione con il Comune di Scilla, nel pomeriggio, spazio agli incontri de IL TEATRO E L’AGGETTIVO SOCIALE. A partire dalle 15:30 e fino alle 18:30, al Castello Ruffo, Vincenzo Mercurio (Teatro Proskenion) dialoga con: Preziosa Salatino – “Il Corpo Recluso: tre anni di laboratorio teatrale nella Casa di Reclusione Ucciardone” (Teatro Atlante); Valerio Apice e Giulia Castellani – “Il Villaggio del Teatro” “Promozione del Teatro in Classe”: il teatro nella comunità come strumento di trasformazione e di inclusione (Teatro Laboratorio Isola di Confine);  Donatella Massimilla – “ Teatro d’Arte Sociale. Una poetica per il cambiamento” (Centro Europeo Teatro e Carcere); Ginevra Sanguigno – “Lasciamo dei ricordini: palloncini legati ai polsi, in mezzo a cancelli, carri armati, fucili, sedie a rotelle, tende e flebo”, Clown One Italia Onlus, ambasciatori del sorriso. Si discuterà sulle realtà, provenienti da pratiche e luoghi diversi, che vedono nel teatro un atto politico e pedagogico: dall’esperienza teatrale in un campo di reclusione di Teatro Atlante al progetto promozione del Teatro in classe, sostenuto dal Miur, a cura del Teatro Laboratorio Isola di Confine. Dal “Teatro D’arte Sociale” del San Vittore Globe Theatre della Compagnia Dentro/Fuori agli ambasciatori del sorriso del Clown One Italia Onlus. Alle 21:00, sulle tavole del Teatro Primo di Villa San Giovanni, Enzo  Moscato – Compagnia  Teatrale  Casa del Contemporaneo, porterà in scena lo spettacolo “COMPLEANNO” dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, giovane drammaturgo tragicamente scomparso nel 1986.

preziosa 3 Il testo sviluppa il doppio tema incrociato dell’assenza e del delirio, intesi entrambi come produzioni fantasmatiche fatte di parole, suoni, visioni, gesti, e mirati a colmare il vuoto, l’inanità dell’esistenza. O del teatro. Una specie di esercizio quotidiano del dolore, del controllo e di elaborazione della pulsione di morte, senza assumerne, però le condotte autodistruttive, ma sorridendone, talvolta godendone come una festa, un ciclico ricorrere di affinità elettive, di sconvolti, teneri ricordi.

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