Sicilia, firmato l’accordo per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante

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La Sicilia, con questo accordo, apre al lavoro stagionale andando incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese dell’isola

L’assessore regionale per la Famiglia, per le Politiche Sociali e il Lavoro, Carmencita Mangano, ha firmato l’accordo per la disciplina dell’apprendistato professionalizzante. Il documento è stato sottoscritto dalle associazioni dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali. L’intesa prevede che i contratti possano essere applicati, in tutti i settori privati, ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni e, senza limiti d’età, per chi usufruisce degli ammortizzatori sociali. La Sicilia, con questo accordo, apre al lavoro stagionale andando incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese dell’isola che, in gran parte, utilizzano questo tipo di personale.
L’apprendistato – ha detto l’assessore Mangano – in un momento di forte crisi economica come quello che stiano attraversando, è uno strumento importante per dare respiro all’occupazione.

In particolare, la sua natura “mista”, tra lavoro e formazione, lo rende adatto per i giovani che devono imparare un mestiere, ma anche per chi ha la necessità di trovare una nuova collocazione nelle aziende. Abbiamo anche introdotto
il criterio della stagionalità che consentirà, soprattutto nel settore dell’agricoltura e del turismo, di assumere per alcuni mesi dell’anno, fornendo così una risposta positiva in due settori determinanti per
l’economia siciliana”. La formazione professionale degli apprendisti, svolta sotto la responsabilità del datore di lavoro per un massimo di 120 ore, è integrata nell’offerta ed è destinata all’acquisizione delle competenze sotto il controllo di un “tutor”.

Ai sindacati è stato presentato anche l’avviso comune per la lotta contro il caporalato e il lavoro nero. “Si tratta del primo passo – ha continuato l’assessore Mangano – per attivare una serie di interventi per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori, un fenomeno purtroppo presente in alcune zone delle campagne siciliane, e per certificare le aziende sane rispetto a quelle che non rispettano gli obblighi etici e di legge. In un prossimo incontro sarà sottoposto all’attenzione delle parti sociali un protocollo d’intesa, che coinvolgerà anche le amministrazioni pubbliche, per la condivisione con tutti i soggetti istituzionali garanti della legalità. Il documento si propone altresì di realizzare uno sportello nei Centri per l’Impiego, per il contrasto all’economia e al lavoro sommerso”.

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