Reggio Calabria, il MNS denuncia le “barzellette del Comune” sulla Reges e chiede chiarezza sulle dimissioni di Di Fiore

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Apprendiamo dagli organi di informazione che l’Amministratore Delegato della REGES, Giovanni Di Fiore,  scelto dall’Amministrazione Comunale alla guida della società si è dimesso per “conclusione del suo mandato alla luce del fatto che adesso si passa alla fase operativa di fusione”. Stupisce la motivazione delle dimissioni atteso che la nomina é del 27 gennaio 2017 con durata triennale è che la fusione REGES-RECASI alla data odierna non risulta deliberata dal Consiglio Comunale! Stupisce ancora di più come il Sindaco della “Svolta” promuova Serafino Nucera ad Amministratore Delegato sostituendolo poi con il dimissionario Di Fiore, verosimilmente a seguito della disastrosa ed allegra gestione societaria del Nucera che chiude il bilancio dell’anno di Sua governance con una considerevole perdita d’esercizio per la prima volta in 11 anni di storia di REGES! E considerato che la perdita economica di una società del Comune grava sullo stesso e,quindi, sull’intera comunità ci preoccupa e stupisce come invece di chiedere conto del suo operato al buon Nucera, il Signor Sindaco continui a mantenerlo sulla sua ben retribuita poltrona. Cosa li lega? E ancora una volta ascoltiamo la barzelletta “adesso si aprono nuovi scenari che daranno alla REGES un volto nuovo” a fronte dei soliti vecchi volti. Ci farebbe piacere conoscere i reali motivi che hanno spinto Di Fiore alle dimissioni, nel frattempo amaramente constatiamo che Falcomatà, costretto a prendere le distanze da Renzi per ripicca sulla sua mancata nomina in Segreteria Nazionale del Partito Democratico, oggi si ispiri alla gestione della sua collega Sindaco Virginia Raggi ed i risultati sono sotto gli occhi tutti: come Roma, la Città di Reggio é sporca, disorganizzata, caotica e si registra un fuggi fuggi di dirigenti, di figure apicali, prese di distanza di assessori e soprattutto lo sconforto dei cittadini. A quanto pare “la primavera reggina” è sempre più un uggioso e freddo inverno!”– scrive in una nota il Movimento Nazionale per La Sovranità.

 

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