Reggio Calabria, grave incidente a Lazzaro: auto si ribalta, interviene l’elisoccorso [FOTO]

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Reggio Calabria: grave incidente a Lazzaro, un’autovettura percorrendo la strada di Comunia verso il paese, giunta all’altezza del campo sportivo si era ribaltata nel sottostante vallone

“Intorno alle ore 16 del 30 agosto 2017 l’attenzione della popolazione di Lazzaro è stata attirata dallo spiegamento di sirene dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri che imboccavano la strada che conduce alla località Comunia. La situazione da subito è apparsa grave. Infatti mi sono recato sul posto e ho riscontrato che un’autovettura percorrendo la strada di Comunia verso il paese, giunta all’altezza del campo sportivo si era ribaltata nel sottostante vallone. Non è dato sapere l’ora dell’evento in quanto, tra l’altro, i veicoli che transitavano non se ne sarebbero accorti, soltanto un abitante di Lazzaro ha notato l’autovettura ribaltata e ha dato l’allarme. Sono immediatamente intervenuti i soccorsi, pattuglie dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, un ambulanza i cui sanitari hanno riscontrato le serie condizioni del conducente e disposto il trasporto dello stesso presso gli ospedali Riuniti di Reggio Calabria. E’ intervenuto anche l’elisoccorso del 118, ma come detto si è ritenuto disporre il trasporto con l’ambulanza presso il precitato nosocomio. Più volte lo scrivente, ha sollecitato alle Istituzioni competenti, financo ai vari Ministeri, la messa in sicurezza della strada in questione, sottolineando che la stessa, nel tratto che dal cimitero giunge alla località Comunia, è caratterizzata da tanto significative quanto gravi condizioni di pericolosità derivate non solo dall’andamento planimetrico tortuoso ma anche dalla localizzazione della sede stradale, infatti essa nel tratto iniziale e terminale presenta i cigli rispettivamente destro e sinistro ai margini della sommità di dirupi con dislivello dell’ordine di circa 20 metri. La sezione stradale ha una larghezza non superiore a m 4.80 circa, la strada è priva di illuminazione pubblica, è sprovvista di barriere di sicurezza e non presenta idonei slarghi che possano consentire gli incroci con i mezzi pesanti, criticità amplificate dalla lunghezza del tratto di strada in questione che risulta essere pari a circa 1600 metri. La stessa sembrerebbe non collaudata. Al riguardo i funzionari dell’ Ufficio del Commissario delegato all’emergenza rifiuti della Regione Calabria, Dipartimento Politiche per l’Ambiente, Settore 15 Ambiente ed Energia della ex Provincia di Reggio Calabria, Arpacal dipartimento di Reggio Calabria, Ufficio d’Igiene e Sanità Pubblica dell’ASP 5 e altri, a seguito di sopralluogo effettuato in data 25/01/2011 dietro segnalazioni dello scrivente, hanno certificato, tra l’altro, che: “ la strada comunale che dal centro abitato di Lazzaro conduce alla località Comunia, non è, allo stato attuale, idonea a sopportare un traffico veicolare pesante. Presenta, infatti una carreggiata molto stretta con numerosi tornanti, visibilità limitata e fondo stradale non opportunamente mantenuto”. Alla luce di quanto sopra ed in considerazione delle frane che si continuano a registrare lungo la strada e visto come anzi detto che la stessa è transitata anche da mezzi pesanti della nettezza urbana, poco distante c’è l’isola ecologica e un campo di calcio, e da camion articolati che si recano presso l’impianto di compostaggio, in data 2 marzo 2015 chiedevo alle Autorità competenti l’emissione di un provvedimento che vietasse nell’intero tratto la circolazione dei mezzi pesanti, concausa del dissesto stradale permanente e della condizione di rischio per la mobilità degli abitanti, concedendo l’uso ai mezzi leggeri degli abitanti del posto. Nulla si è fatto. Si evidenzia che poco più sotto a pochi metri dal cimitero nella mattinata del 9 settembre 2015 è franata una parte della strada e ancora non si è provveduto a metterla in sicurezza, sebbene sotto il manto stradale si sia creato un vuoto. Ripetiamo che se dovesse verificarsi il ribaltamento di un veicolo di notte nessuno se ne accorgerebbe in tempo”. E’ quanto scrive Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic Onlus.

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