Messina, il consigliere Cacciotto sull’affidamento per la gestione e riqualificazione dell’impianto “Marullo” di Bisconte: “Si completi il capolavoro amministrativo”
“Non c’è ombra di dubbio che l’Amministrazione attuale, abbia guidato egregiamente l’Assessorato, facendo finalmente “infiammare” la politica dello sport, mettendo in campo, grazie alla sua esperienza, una procedura ad evidenza pubblica basata sull’interesse alla gestione e riqualificazione del Marullo di Bisconte“. Così commenta il consigliere della terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto il “capolavoro amministrativo”messo in piedi per risollevare le sorti dell’impianto sportivo. “Un impianto storico– ricorda il consigliere- conosciuto da tantissime generazioni che purtroppo oggi, causa, la carenza di fondi, paga indubbiamente la sua vecchiaia, nonostante i sacrifici dell’Amministrazione ed il lavoro egregio e certosino del comitato sportivo capitanato dalla storica società di calcio, Camaro 1969. Senza il suo apporto non ci sarebbe stato futuro per il Marullo. Mettere in piedi un avviso di interesse pubblico per il Bisconte è stato davvero un atto di indubbia capacità politica“.
Lunedì 14 Agosto, presso il Dipartimento dello Sport, si è data lettura delle istanze pervenute che portano come unica firma quella del Camaro 1969 e del suo presidente Antonio D’Arrigo. Pubblico e privato che si incontrano per ridare un nuovo look al Marullo, adeguamento della struttura, potenziamento impianto di illuminazione e manto verde per il glorioso terreno di gioco che tante battaglie sportive ha ospitato. “Potremmo già stappare lo spumante– commenta il consigliere- ma, manca adesso il passaggio fondamentale: il verbale, redatto dal Dipartimento allo Sport, dopo la pubblicazione all’albo per 15 giorni, dovrà essere avallato dalla Giunta Comunale con una delibera”.
Tuttavia, con una nota inviata al Dipartimento l’assessore Pino ha reso noto che l’affidamento per 15 anni sarebbe forse da rivedere, con un affidamento inferiore; “questo aspetto– commenta Cacciotto- rischierebbe di fare saltare il banco e di vanificare lo straordinario lavoro messo in campo. Rivedere la durata, significherebbe sostanzialmente mettere in piedi un altra procedura ad evidenza pubblica. Senza considerare che i bandi che prevedono la concessione di impianti sportivi sono legati a mutui almeno quindicinali.
La stagione calcistica- conclude Cacciotto– è ormai alle porte, e molte realtà sportive, in primis lo stesso Camaro, ma non solo, rischierebbero di non avere una casa; si dovrebbe nuovamente rifare un nuovo avviso con tempi notevolmente lunghi, rischiando la chiusura del Marullo e mettendo in ginocchio tante società che hanno già avviato una seria programmazione ed ingenti impegni economici“.
