Caldo record, tutta la verità sulla “temperatura percepita”

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Tutto quello che bisogna sapere sulla “temperatura percepita”: un dato molto importante per capire gli effetti del clima sul corpo umano, a prescindere dal mero numero climatico

In questi giorni parliamo spesso e volentieri di “temperatura percepita”: : emblematici i dati di Giovedì 3 Agosto, riportati dall’Aeronautica Militare: +54°C a Grazzanise, +50°C a Ferrara, +49°C a Marina di Ginosa, +48°C a Guidonia, +47°C a Forlì, Rimini, Latina e Capo Carbonara, ma soprattutto +63°C a Capo San Lorenzo, in Sardegna, dove addirittura Venerdì mattina la temperatura percepita è stata di +72°C, a causa di una temperatura reale di +41°C e ad un contemporaneo tasso di umidità relativa dell’86%. La sensazione di sofferenza da caldo per il corpo umano, infatti, non dipende solo dalla temperatura dell’aria ma anche dall’umidità. Un esempio: +32°C con il 25% di umidità sono molto più sopportabili rispetto a +28°C con il 60% di umidità.  Esistono numerosi indici utilizzati per stimare il disagio associato alle condizioni atmosferiche calde e umide, tra i quali quelli proposti da Thom. (1959) e da Steadman (1979, 1984). La “temperatura percepita” è il dato reale che il corpo umano percepisce, calcolato in base al rapporto tra temperatura e umidità. E’ un dato molto importante che per la prima volta è stato utilizzato in Canada a partire dal 1965 e successivamente definito nel lavoro di Masterson e Richardson nel 1979, con il nome di “umidex index“, per poi diffondersi in tutto il mondo ed essere adottato dai principali istituti meteorologici nazionali, come in Italia dall’Aeronautica Militare che lo fornisce ad ogni metar di ogni stazione meteo. Si tratta di un dato bioclimatico, che descrive il disagio fisiologico causato dalla combinazione del caldo e dell’umidità dell’aria. A prescindere dal mero valore numerico della temperatura, la “temperatura percepita” è persino più importante (e veritiera) per evidenziare che tipo di caldo stanno vivendo le persone. Sembra una roba da addetti ai lavori, in realtà è l’esatto contrario. E’ quanto di più popolare ci possa essere. E’ la “temperatura percepita” (e non la temperatura reale), quella che veramente la gente avverte ogni giorno. Nella sua formulazione matematica, il calcolo della temperatura percepita considera proprio il rapporto tra umidità e temperatura, ecco perchè si parla anche di “indice di calore“. In maniera semplice può essere invece ottenuto dal grafico sottostante. Il valore numerico rappresenta una temperatura apparente che fornisce indicazioni sulla severità di una condizione climatica. Dovrebbe essere utilizzato solo per range di temperature fra 20°C e 55°C.

Fino a 29 C° Nessun disagio
Da 30 a 34 C° Sensazione di disagio
Da 35 a 39 C° Intenso disagio. Prudenza: limitare le attività fisiche più pesanti
Da 40 a 45 C° Forte sensazione di malessere. Pericolo: evitare gli sforzi
Da 46 a 53 C° Pericolo grave: interrompere tutte le attività fisiche
Oltre 54 C° Pericolo di morte: colpo di calore imminente

 

 

 

 

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