Calabria, Magno: “Oliverio intervenga prontamente sulla Sacal, situazione insostenibile”

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Calabria, Magno: “Oliverio intervenga prontamente sulla Sacal, situazione insostenibile”

Sacal-aeroporto-Lamezia-Terme“Avevo denunciato qualche mese fa la situazione di malcontento e di prevaricazione esistente in Sacal S.p.A. a causa di una gestione verticistica della società. Devo constatare che le mie esternazioni hanno trovato piena rispondenza nei fatti. Con lettera del 21 agosto 2017, infatti, il Presidente del Collegio Sindacale, dott.ssa Palma Mantaci, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dall’organismo con effetto immediato. I motivi di tale decisione sono legati alle difficoltà della dimissionaria dott.ssa Mantaci di svolgere il suo ruolo con la dovuta serenità ed il necessario equilibrio di giudizio, condizioni che non esistono da tempo all’interno della Sacal S.p.A.” E’ quanto afferma il consigliere regionale On. Mario Magno che aggiunge: “Il ricorso presentato dai soci privati avverso il conferimento delle deleghe piene al Presidente Arturo De Felice ed a probabili incompatibilità ed irregolarità nello stesso conferimento, la mancanza di una serena collaborazione nell’ambito del Consiglio di Amministrazione, la carente programmazione dei servizi nel contesto aeroportuale, il difficile decollo delle attività degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, l’abbandono dell’aeroporto di Lamezia Terme e la mancanza di chiarezza nell’ambito delle attività svolte dalla società, hanno creato caos generalizzato e difficoltà gestionali”. Il consigliere regionale osserva: “E’ arrivato il momento, dopo oltre quattro mesi di attività del nuovo C.d.A di Sacal, di fare il punto della situazione. Con la nomina, da parte del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, del Prefetto Arturo De Felice, si era pensato che iniziasse una nuova stagione per Sacal. Trasparenza e legalità erano condizioni prioritarie considerate le vicende giudiziarie che avevano investito la società e che, ancora oggi, sono in attesa di definizione e di ulteriori indagini. Da subito, invece, è iniziato un forte contrasto tra soci pubblici e privati. Questi ultimi, avevano investito nell’acquisto di quote rilevanti, con l’obiettivo di far crescere e determinare una gestione sana dello scalo aeroportuale di Lamezia Terme ed avviare in maniera oculata l’attività degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria. La realtà odierna è sotto gli occhi di tutti: l’aeroporto di Crotone è ancora chiuso e quello di Reggio Calabria stenta a decollare a causa di difficoltà storiche nel reperire vettori e voli sufficienti a rendere funzionale il ‘Tito Minniti’. A tutto ciò si aggiungono  presunte pressioni politiche locali, denunciate dalla stampa, in riferimento alla trasparenza nel reclutamento del personale ed alla nuova gestione”.

“La mancanza di specifici piani industriali per i due aeroporti e di uno complessivo per i tre, rischia – sottolinea Magno – di produrre un ulteriore indebitamento di Sacal S.p.A., già a rischio default, considerato la previsione di deficit consistente nel bilancio 2016 e nel previsionale 2017. La scarsa attenzione del Presidente, nella gestione della stagione estiva all’aeroporto di Lamezia Terme, a causa del momentaneo trasferimento di dirigenti e personale Sacal all’aeroporto di Reggio Calabria, ha causato notevoli ritardi dei vettori, a scapito dei passeggeri in transito, e di poca attenzione alla funzionalità dei nastri bagagli e nell’organizzazione dell’insufficiente personale addetto al Ceck-In. Tutto ciò rischia di penalizzare fortemente la qualità dei servizi offerti e di far retrocedere lo scalo nella graduatoria degli aeroporti producendo un notevole danno di immagine ed economico a causa delle penalità da pagare alle compagnie”. “E’ tempo che i soci pubblici – precisa Magno – facciano un’attenta valutazione di quello che è stato della gestione verticistica della Sacal e del suo imminente futuro. Urgono rimedi, oramai, improcrastinabili prima che sia troppo tardi, considerato che i debiti prodotti saranno a capo dei singoli bilanci e quindi in gran parte dei cittadini contribuenti. Chiedo a questo punto, un intervento deciso del Presidente Oliverio, da me puntualmente informato della situazione in un colloquio privato, e dei rappresentanti istituzionali, affinchè si riporti ordine, economicità e trasparenza, nella organizzazione degli aeroporti, con un intervento deciso verso la democratizzazione nella gestione della società, ristabilendo un giusto riequilibrio tra soci pubblici e privati e ridistribuendo le deleghe tra i partecipanti”. “Il Presidente De Felice – continua Magno – ha dimostrato in questi mesi di non essere in grado, per mancanza di esperienza aeroportuale, di gestire una società così difficile e complessa e quindi farebbe bene a fare un passo indietro in attesa della discussione del ricorso presentato dai soci privati, il cui esito finale potrebbe essere infausto sia per lo stesso presidente che per le casse della società, se si dovesse riscontrare un eventuale danno patrimoniale”. “Nei prossimi giorni – conclude – provvederò a fare formale richiesta di convocazione della Commissione Regionale di Vigilanza per audire i vertici Sacal con lo scopo di affrontare la problematica, per come avevo già preannunciato nell’ultimo Consiglio Regionale e per fare chiarezza sull’operato finora svolto e sulle prospettive future”.   

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