Roma, Prestipino: “la mafia esiste anche qui come dimostrano le ultime condanne”

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Roma, Prestipino: “la mafia esiste anche qui come dimostrano le ultime condanne”

tribunale faldoni“La mafia a Roma esiste, come dimostrano le condanne degli ultimi due anni a Ostia, quelle dello scorso gennaio per il clan Pagnozzi di Roma sud e il sequestro, negli ultimi 7 mesi, di 1 miliardo di beni a gruppi commerciali ed aziendali anche legati alla mafia. Mai, del resto, abbiamo ipotizzato il dominio di Mafia capitale su tutta la citta’, consci della plurima soggettivita’ del fronte criminale e mafioso”. A dichiararlo alla Stampa è il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino. “Roma – spiega – non e’ paragonabile a Palermo, Reggio Calabria o Napoli, perche’ coesistono diverse organizzazioni”. “Per noi – ribadisce anche al Messaggero – quel gruppo criminale si avvaleva del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e omerta’. Non abbiamo cambiato idea”. “Bisogna fare una premessa – continua -: stiamo ragionando su un dispositivo, che da’ alcune indicazioni ma non spiega perche’ l’ipotesi di 416 bis non sia stata riconosciuta. Detto questo, 41 imputati dei 46 imputati sono stati condannati, il tribunale, con la dovuta presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, ha riconosciuto l’esistenza di due associazioni per delinquere. Una delle due, per un tempo lungo e apprezzabile, ha messo in atto condotte sistemiche di corruzione e controllo della pubblica amministrazione”. “Non si tratta – prosegue – di fatti episodici, ma di un’organizzazione che, attraverso l’operativita’ dei capi, ha penetrato gli apparati amministrativi del Comune, mettendo a libro paga politici e funzionari, che ricoprivano ruoli funzionali agli interessi dell’organizzazione. Di fatto, l’associazione controllava i nodi cruciali degli apparati per gestire i propri interessi. Il Tribunale ha riconosciuto tutti gli episodi che noi abbiamo contestato e, soprattutto, ha ritenuto questi fatti di estrema gravita’, lo dimostrano le pene, graduate nell’entita’, per i capi e i sodali dell’associazione”.

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