Melito Porto Salvo (Rc): l’Unione Nazionale Consumatori Calabria diffida il Comune

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L’Unione Nazionale Consumatori Calabria diffida il comune di Melito Porto Salvo

La deliberazione delle tariffe del servizio idrico integrato del Comune di Melito P.Salvo scaturisce da una serie di atti del tutto illegittimi, che hanno determinato uno smisurato aumento delle stesse non condivisibile né giuridicamente, né per altre ovvie ragioni“. E’ quanto sostiene l’Avv. Saverio Cuoco, presidente regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria. “Un aumento così considerevole delle tariffe del servizio idrico, contribuisce non solo ad incentivare il fenomeno dell’evasione fiscale, (fenomeno in ascesa), inducendo nei cittadini, già sfiniti per l’enorme imposizione fiscale che in Italia ha raggiunto livelli insostenibili, il convincimento che evadere le tasse sia giustificabile per poter sopravvivere, ma non è sostenibile neanche dal punto di vista giuridico. Occorre precisare infatti che contabilizzare i consumi dell’acqua su criteri presuntivi è una vera e propria aberrazione giuridica e l’Unione Nazionale Consumatori Calabria ha più volte ribadito anche nelle aule dei Tribunali, che il contratto di erogazione di acqua è un normale contratto di somministrazione, avente natura privatistica e pertanto soggetto alla disciplina del codice civile, con la conseguenza che la pretesa di pagamento del servizio idrico del Comune, fondata su un consumo presuntivo o a “forfait” è illegittima. Se la pretesa creditoria non è supportata da regolari e normali misurazioni del consumo effettivo di acqua e si basa unicamente su calcoli forfettari ed iniqui le richieste sono illegittime, così come prevede d’altronde lo stesso Regolamento comunale di Melito P. Salvo che prescrive all’art. 52 che la verifica del consumo debba essere accertata dagli incaricati del Comune. Inoltre, il comune di Melito di Porto Salvo ha aumentato illegittimamente con decorrenza 01/01/2014 le relative tariffe, nonostante la mancanza dei necessari presupposti e contravvenendo a quanto in merito statuito dall’AEEGSI con delibera n° 577/2014. In virtù di tale delibera il comune di Melito P. Salvo era escluso dall’aggiornamento tariffario sia perché incluso nell’elenco “D” allegato alla delibera dell’Autorità, sia perché non aveva approvato la “Carta dei Servizi”, che, veniva adottata solo in seguito e precisamente in data gennaio 2016. La mancata adozione di una carta dei servizi conforme alla normativa in vigore, rende illegittimo l’aumento delle tariffe, poiché essa e’ uno strumento di informazione e comunicazione molto importante, perchè permette a tutti i cittadini, di tutelare i propri diritti, di conoscere la qualità dell’acqua e di contribuire al miglioramento del servizio idrico esercitando diritti e prerogative dell’utenza. L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, è intervenuta a più riprese su tale tema, obbligando i gestori a rendere disponibili sul sito la propria carta dei servizi e le informazioni relative alla qualità dell’acqua fornita ed alla relativa tariffazione escludendo dagli aggiornamenti tariffari le gestioni dei Comuni che non hanno adottato la Carta Servizi conforme alla normativa vigente. Il Comune di Melito P. Salvo tale proposito era sprovvisto di una carta dei servizi conforme alla normativa in vigore, che potesse consentire un qualsiasi aumento tariffario del servizio idrico. Altro capitolo fondamentale che contribuisce a rendere del tutto illegittimi gli aumenti esorbitanti del servizio idrico integrato, riguarda l’applicazione errata della quota fissa. Infatti la recentissima ordinanza della Corte di Cassazione del 7 giugno 2017 n° 14143 ha statuito che in relazione alle utenze idriche, i cittadini non sono tenuti a corrispondere alcun costo fisso svincolato dai consumi. Tale principio ribadito dalla Corte di Cassazione, statuisce che in tema di corrispettivo dovuto per il godimento di un pubblico servizio, la debenza del diritto fisso non è di natura amministrativa, ma di diritto privato negoziale, pertanto non può essere applicato in maniera separata dai consumi. L’Unione Nazionale Consumatori Calabria, per i motivi esposti, diffida il Comune di Melito P.Salvo, al fine di evitare prevedibili contenziosi e lo invita a rivedere l’intera tariffazione del servizio idrico integrato, riservandosi in ordine al prosieguo, ogni e conseguenziale azione in merito sia dinanzi all’Autorità per il servizio elettrico, gas e servizio idrico, sia dinanzi all’Autorità Giudiziaria competente” conclude.

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