L’iniziativa nasce dall’idea di Ford Europa di premiare i migliori partner europei, ovvero quelle concessionarie che si sono distinte per aver raggiunto le più alte performance nella customer experience in area sales e service, nei risultati di vendita vetture e veicoli commerciali e nel servizio di assistenza ricambi e prodotti FordCredit.
“Siamo fieri ed orgogliosi di aver raggiunto un riconoscimento così prestigioso e di livello europeo – ha affermato il titolare della YorkAuto, Giuseppe Vumbaca – ma dobbiamo sottolineare come questo traguardo sia frutto di un lavoro di squadra. Questo premio viene consegnato a noi, ma appartiene allo stesso modo a tutto il team ed ai nostri clienti. Nulla sarebbe stato possibile senza la fiducia che da anni ci accordano”.
Un riconoscimento che premia la qualità e il carattere innovativo di un progetto, più che il raggiungimento di un risultato commerciale. La storia dell’impresa Vumbaca, infatti, è principalmente quella di una famiglia che ha intrapreso un cammino imprenditoriale grazie alla spinta e alla caparbietà del padre Domenico e, successivamente, dei figli Giuseppe e Gaetano. L’attività ha mosso i suoi primi passi, infatti, molti decenni fa come autofficina, per giungere ora ad essere riconosciuta e apprezzata come una delle prime concessionarie in Europa.
La cerimonia di consegna del premio si è svolta nei locali della concessionaria a Locri, e per scelta dei fratelli Vumbaca si è articolata come una vera e propria festa dedicata ai clienti. Infatti, in occasione dell’evento la concessionaria ha voluto stupire i presenti con la presentazione in esclusiva dell’ultima utilitaria di casa Ford, la nuova “Fiesta”. A conferire il “Ford Chairman’s Award 2016” è stato il referente in Italia di Ford Europa, Giuseppe Insana, l’ispettore di zona-area management, Francesco Vernillo e il responsabile area manager Ford, Federico Calafiore.
Incisa, sul prestigioso riconoscimento, la motivazione: “For outstanding customer experience”. La famiglia Vumbaca ha voluto riservare al fratello Michele, scomparso nel 2010, la dedica del premio.