Reggio Calabria: ecco il nuovo progetto di riqualificazione del Tempietto [FOTO, VIDEO e INTERVISTE]

StrettoWeb

Presentato a Reggio Calabria il progetto di riqualificazione dell’area del Tempietto, ecco le immagini

Foto StrettoWeb / Simone Pizzi

Un nuovo progetto che potrebbe dare un nuovo punto di vista della città di Reggio Calabria. Il progetto è il primo risultato dei Patti per il Sud. Il Progetto prevede la riqualificazione dell’area del Tempietto. I lavori dovrebbero iniziare a breve e l’obiettivo è di quello di recuperare l’area sia dal punto di vista naturale che architettonico. Il Progetto è nato dal fatto che in quest’area così degradata sono presenti due strutture molto importanti: “Il Laboratorio Noel” dove si sperimenta l’energia del mare e l’edificio autosufficiente dal punto di vista energetico dell’Università Mediterranea. L’obiettivo è quello di salvaguardare queste strutture e di recuperare quest’area storica per la città di Reggio Calabria. Sarà installato un nuovo impianto fognario e sarà spostata la pista ciclabile. Il progetto si propone di essere un esempio eco-sostenibile per tutta l’area metropolitana e di rafforzare il rapporto con il mare.

CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’ ”AREA TEMPIETTO”

 Progetto 1° Classificato

Progettisti:

Arch. Sebastiano Altomonte (capogruppo)

Arch. Pietro Currò

Arch. Maurizio Giovanni Imperio

Arch. Giuseppe Penna

Ing. Pietro Alessandro Polimeni

Arch. Alfonso Sorrento

Il progetto proposto prevede una serie di interventi finalizzati alla riqualificazione di una vasta area di circa tre ettari, situata nella zona sud del centro storico, caratterizzata per essere idealmente e fisicamente racchiusa tra due nodi di eccellenza e innovazione sui temi dell’energia. A sud, infatti, al confine con la foce del torrente Calopinace ha sede il nuovo edificio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, destinato alla ricerca e sperimentazione di prodotti e processi sul tema dell’efficientamento energetico in edilizia (Lab-Renew-Mel).  A nord è localizzato ormai da molti anni il NOEL (Natural Ocean Engineering Laboratory) laboratorio di ricerche sul moto ondoso e la produzione di energia dal mare, riconosciuto a livello internazionale come struttura di ricerca scientifica unica e all’avanguardia sul tema. L’idea progetto assume, e idealmente enfatizza, i due nodi (Laboratori) presenti, come occasione e opportunità per centrare e organizzare la funzione sociale dell’area assegnandogli il ruolo di spazio sperimentale dimostrativo e divulgativo di soluzioni e tecnologie che puntano al riuso, al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili di energie, all’uso di prodotti e tecnologie innovative ed ecologiche. Tutta l’area si trasforma e diviene un terzo laboratorio a cielo aperto sui temi delle tecnologie sostenibili e disponibilidove cittadini e visitatori potranno verificarne il funzionamento e toccare con mano le varie forme che possono assumere creatività, ricerca scientifica e innovazione quando si pongono a servizio del miglioramento ambientale dei luoghi e della qualità della vita dei suoi abitanti. L’impianto architettonico del progetto è caratterizzato da un disegno unitario capace di connettere le diverse funzioni e di costruire un’immagine omogenea che si inserisce nel contesto urbano. L’elemento che unisce le geometrie euclidee e gli spazi curvi e flessibili trova la sua forza nella citazione formale di Kandisky con il punto, linea, superficie. Giocando su questi elementi si conformano gli spazi attrezzati, i giardini tematici e le passeggiate da vivere e fruire, al tempo stesso, nell’intero e nelle parti; luoghi pensati come spazi adattabili pronti ad accogliere eventuali servizi aggiuntivi per manifestazioni ed eventi. La differente lavorazione delle superfici e delle pavimentazioni propone momenti di indugio e di osservazione del paesaggio urbano e del mare. Ritroviamo le linee rette dei percorsi interni, che semanticamente indicano asprezza ed energia, in contrapposizione con i tracciati curvilinei della pista ciclabile e della panchina a onde che invece esprimono armonia e fluidità. Un nuovo tempietto segna l’ingresso dal lungomare, seguono funzionalmente aree destinate ad esposizioniarea palestra e sport all’apertoarea attrezzata a play groundarea agility doggiardini botanici tematici ed area parcheggio inerbito con pensiline social. In sostanza, l’intervento si pone non come semplice riqualificazione di un’area urbana ma come operazione rigeneratrice, polo di attrazione, centro di sperimentazione delle nuove tecnologie sostenibili al servizio del tempo libero.




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