Reggio Calabria, Davi: “la segnalazione della dott.ssa Staropoli mi ha inquietato”

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‘Ndrangheta: intervento di Klaus Davi al Comitato Ordine Sicurezza di Reggio Calabria 

“Dopo la notizia della chiusura dell’Arena, mi ha chiamato la presidente dell’associazione ‘ConDivisa’ Lia Staropoli segnalandomi che le donne del clan Mancuso, in particolare Pasqualina Ciccia, già arrestata per detenzione di armi, festeggiavano la chiusura del programma l’Arena. Non entro nel merito di una scelta editoriale legittima, poiché l’editore è Padrone. Ma la segnalazione della dottoressa Staropoli mi ha inquietato”. Lo ha dichiarato Klaus Davi convocato questa mattina dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, dopo aver rinunciato alla tutela per i suoi servizi in Calabria, al “Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”, alla presenza, tra gli altri, del prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, del procuratore Federico Cafiero de Raho e del questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi. “La presenza di agenti della Digos durante i miei servizi nei territori dei clan rende difficile le interviste con i protagonisti della ‘Ndrangheta. I boss Notarianni, Bonavota, Patania e Mancuso, solo per citarne alcuni, non sarebbero mai usciti dalla loro casa se ci fosse stata la Polizia. Per questo ho chiesto di rinunciare. I miei servizi li vendo a tv locali e anche estere e li vogliono con questo taglio”, ha detto Klaus Davi in sede di “Comitato per l’ Ordine e la Sicurezza Pubblica” a Reggio Calabria, alla presenza, tra gli altri, del prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, del procuratore Federico Cafiero de Raho e del questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, dove è stato convocato dopo aver comunicato al Prefetto di voler rinunciare alla tutela disposta dalla Prefettura nei suoi riguardi. “In tv lo spazio dedicato alla ‘Ndrangheta è risibile, io faccio del mio meglio”, ha concluso il massmediologo.

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