Presentazione del nuovo modello di Consumo Critico di Libera denominato “Reggio Libera Reggio”

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LaPresse/Domenico Notaro
LaPresse/Domenico Notaro

“Il 5 Luglio 2017 all’Oratorio Don Orione presso il Santuario di Sant’Antonio, c’è stata la presentazione del nuovo modello di Consumo Critico di Libera denominato “Reggio Libera Reggio” del quale sono stato nel 2010 il testimonial insieme agli amici Tiberio Bentivoglio e Filippo Cogliandro, proprio in quell’occasione anche se preso dall’emozione ho potuto dopo dieci anni rappresentare alcune cose importantissime sull’antiracket reggino a Don Ciotti. Presenti al fianco di Don Ciotti vi erano il referente Regionale di Libera Don Ennio Stamile , il Procuratore Capo De Raho, il Prefetto Di Bari, l’Assessore Comunale Gianni Muraca. Ad ognuno di loro ho rivolto una richiesta, quella più importante era rivolta a S.E. il Prefetto che mi ha fatto avvicinare e mi ha pregato di chiamare la Segreteria, che nel giro di due, tre giorni mi avrebbe ricevuto, nulla di più falso, ad oggi la Segreteria mi trova scuse banali per evitare di incontrare S.E. il Prefetto, ed io non posso aspettare la prossima occasione pubblica per incontrarlo o che succeda qualcosa di irreparabile, certo è che di fronte ad un impegno assunto in pubblico e conoscendo la serietà di S.E. mi sembra impossibile che sia una scelta sua… Comunque in Segreteria di S.E. conoscono la mia storia di vittima del racket, ma credono che 5 minacce di morte serie fatte da persone affiliate ai clan che nel 2007 mi distrussero l’attività commerciale, di cui due molto contigui ad affari criminosi ed uno in particolare indagato nei processi di mafia per omicidio e la distruzione di una struttura di circa 5000 metri quadri non siano motivi sufficienti per incontrare S.E. il Prefetto, ma di ciò non mi meraviglio, succede la stessa cosa a Palazzo San Giorgio, dove da due anni mi impediscono di incontrare il Sindaco al quale addirittura non arrivano nemmeno le richieste protocollate… per cui con la presente oltre che a S.E. il Prefetto mi rivolgo al Ministro Onorevole Minniti, perché se ad una persona onesta vittima del racket viene impedito in questa città di incontrare il Prefetto e addirittura il Sindaco qualcosa di serio non va. In attesa di risposte da parte del Prefetto e del Sindaco il prossimo passaggio lo farò alla Rai dove racconterò la mia storia senza velo alcuno”. E’ quanto scrive in una nota Salvatore D’Amico, Presidente Nazionale Enov Falchi dello Stretto

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