Messina, sparatoria al M’Ama. Aloisi e Cuté restano in carcere, l’accusa è di tentato omicidio

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Il Gip di Messina convalida il fermo per i due ventenni, Aloisi e Cuté dovranno rispondere di tentato omicidio

carabinieriÈ stato convalidato dal Gip di Messina il fermo per Alessandro Cutè e Gianfranco Aloisi, i due ventenni ritenuti responsabili della sparatoria avvenuta tra la notte tra il 21 e il 22 luglio davanti al lido M’Ama a Messina in cui è rimasta coinvolta la 34enne Tania. Aloisi e Cuté, giunti a bordo di un sh, avrebbero sparato verso l’entrata della discoteca M’ama per vendetta contro i buttafuori che qualche ora prima gli avrebbero negato l’ingresso. I due, braccati dai militari, martedì scorso avevano deciso di costituirsi .Il Gip, applicando nei confronti dei due la custodia cautelare in carcere, ha modificato i capi d’imputazione. Su di loro adesso non grava più l’accusa di lesioni personali, ma quella ben più grave di tentato omicidio.

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