Per la Cisl di Messina “i direttori dell’Asp con una retribuzione che supera i 90 mila euro mentre i lavoratori vessati e buggerati”
«Si dimentica – sostiene Emanuele – che il raggiungimento degli obiettivi è legato alla programmazione e alla verifica periodica ma, soprattutto, al “ribaltamento” degli obiettivi ai lavoratori preposti ai servizi che, per quanto ci è dato sapere, viene fatto in maniera parziale, discontinuo e disordinato. Oltretutto l’Azienda, a discapito dei lavoratori, pensa di ricorrere all’utilizzo di fondi per la realizzazione di progetti che puntualmente coinvolgono solo una parte dei lavoratori procurando vantaggi economici solo a pochi fortunati o amici dei “cerchi magici”». La Cisl Funzione Pubblica ha più volte dimostrato sensibilità ed apertura ad accordi condivisi mirati a migliorare la qualità dei servizi e una più efficace utilizzazione della forza lavoro, «ma evidentemente – afferma il segretario della Cisl Fp – l’azienda continua solo in una logica dettata dalla politica e dalla salvaguardia del ruolo. Come sindacato riteniamo che gli atti posti in essere dall’azienda devono contenere i crismi della trasparenza e dell’imparzialità armonizzando tutti gli atti regolamentari e superare le criticità gestionali soprattutto nei territori dove si registrano forti carenze organizzative che compromettono la qualità dei servizi dovuta ad una approssimata capacità gestionale delle risorse umane e finanziarie». La Cisl Fp continuerà a tenere alta l’attenzione sull’operato dell’Azienda battendo colpo su colpo e denunciando, se del caso, i comportamenti contrari alla buona gestione della cosa pubblica ed in particolare della sanità messinese.