Catanzaro, questa sera in scena l’ultima di “TITAN – i fuochi di Prometeo”

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Tutto pronto a Catanzaro per l’ultima di “TITAN – i fuochi di Prometeo” che andrà in scena nel Chiostro di San Giovanni alle ore 21

In scena stasera alle ore 21:00 nel Chiostro del San Giovanni, a Catanzaro, l’ultima di “TITAN – i fuochi di Prometeo”. L’opera, che ha come protagonista il bravissimo Salvatore Venuto, a cura del Teatro di Calabria, ha già fatto registrare il tutto esaurito nelle date di debutto e ritorna in un ultima, imperdibile data, per emozionare ed incantare il pubblico che da tutta la Calabria sta accorrendo per prendere parte agli spettacoli della rassegna GRÆCALIS. Creatura divina caduta sulla Terra e costretta alla sofferenza o, al contrario, essere terreno che aspira al Cielo, Prometeo da sempre incarna il Preveggente che sa ma non può modificare il Destino. Capisce che è necessario un Dio che imprima ordine al Caos, ma a questo Dio non vuole sottostare. Sperimenta la grandezza e la miseria della ragione. Prometeo accompagna i destini umani e, multiforme ed ambiguo, assume gli aspetti più diversi e si identifica in personaggi che da lui hanno ereditato la presunzione razionale, l’orgoglio forsennato e la nobile sopportazione della sconfitta. La Tragedia propone sulla scena Prometeo, Francesco d’Assisi e Cyrano di Bergerac, emblemi dell’eterna volontà umana di attingere l’onnipotenza aspirando ad un Cielo che eternamente li respinge e li destina alla sofferenza, lasciandoli a contemplare dolenti la miseria della ragione umana.
Perchè vedere il TITAN del Teatro di Calabria? Perché è uno spettacolo che riesce a coniugare sperimentazione e classicità, presente ed eternità. Perché riesce a reinterpretare in chiave estremamente originali i miti greci, trasponendoli nella Storia e lasciando intatta, al tempo stesso, la loro atemporalità. Perché entusiasma e destabilizza lo spettatore, da zero a cento anni. Perché è una produzione unica nel suo genere, interamente elaborata e realizzata da talenti calabresi. Perché TITAN, come del resto tutte le opere proposte nella rassegna GRAECALIS, hanno lo scopo di restituire al Teatro la sua funzione primaria: quella cioè di far riflettere, emozionando, lo spettatore; di educare i giovani; di operare un cambiamento nell’animo di chi partecipa, osservando e vivendo le scene.
TITAN è tutto questo, e anche di più.
GRAECALIS è tutto questo.
Appuntamento dunque per assistere a questa performance di grande talento, sotto la regia di Aldo Conforto (che ha curato anche con grande maestria i costumi di scena) ed i bellissimi testi a cura del Prof. Gigi La Rosa. Una particolare nota di merito, infine, per le musiche originali a cura del Maestro Giulio De Carlo, la consulenza artistica di Oreste Sergi Pirrò e le scenografie a cura dell’artista internazionale Cesare Citriniti. Con la partecipazione straordinaria del Maestro Francesco Piro, interprete eccelso di un assolo di danza contemporanea. La bellissima fotografia è, invece, di Francesco Mazza.
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