Calabria: “in questa Regione scarsa attenzione sulle donne e sulla violenza”

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Responsabile Regionale del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria vi è ancora scarsa attenzione sulla violenza sulle donne

abusi-sessualiCondannare la violenza contro le donne salvando il principio, ma tradendolo nella prassi quotidiana, non fermerà il femminicidio, non bloccherà i violenti, non proteggerà le donne dai maltrattamenti e i figli dalle conseguenze della violenza.Chi opera nelle istituzioni (servizi socio-sanitari, forze dell’ordine, tribunali), deve saper riconoscere la violenza, lo stalking ed i fattori di rischio. I test di valutazione come il metodo SARA e ISA possono essere una valida guida per comprendere la gravità delle situazioni. Ci sono protocolli per gli interventi del personale del pronto soccorso e delle forze dell’ordine con esperienze già realizzate in diverse città, perchè non sono ancora adottati in Calabria? L’Osservatorio Regionale contro la violenza alle donne oggi è legge, e l’attuale amministrazione regionale calabrese tarda nella sua applicazione e nel suo insediamento, perchè? Un altro aspetto del problema è la scarsa applicazione delle leggi a protezione delle donne. Se una donna dopo la denuncia non viene ospitata in una struttura protetta, deve escogitare soluzioni da sola. Spesso le donne, per sottrarsi alle minacce e allo stalking e reggere l’angoscia della costante minaccia dell’ex, vanno a vivere a casa di familiari o amici, ma questo non è sufficiente a tutelarle. Troppe donne dopo lo svelamento della violenza sono lasciate” ostaggio della paura” e, troppi uomini sono lasciati ostaggio della loro stessa violenza. Il risultato è il rischio di reiterate e gravi violenze fino al femminicidio. Infine, i soggetti istituzionali e non istituzionali che possono incontrare situazioni di violenza devono dialogare tra loro, fare rete e creare sinergie e rispettare i protocolli a tutela delle donne che denunciano violenze. Non possiamo più domandarci “perchè non lo lascia”, “perchè è successo”, quando sappiamo dell’ennesimo femminicidio, ma piuttosto “perchè le istituzioni continuano a lasciare le donne in ostaggio della violenza del marito, del compagno, dell’amico”? E’ giunta l’ora di chiederne conto“. E’ quanto scrive in una nota Maria Josè Caligiuri Responsabile Regionale del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria.

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