Villa San Giovanni, Ciccone-Vilardi: “Siclari sospeso? Disastro Annunciato”

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“Dopo una campagna elettorale anestetizzata da Giovanni Siclari – preso e compreso nel tentativo, a ben vedere riuscito, di relegare in secondo piano, nel dibattito pubblico, la problematica relativa all’eleggibilità ed operatività di un candidato già “sospeso” per l’intervenuta condanna penale – la cittadinanza sta scoprendo solo oggi che “la sospensione opera di diritto”. Un costante lavorio elettorale anestetizzante che, di certo, non è stato contraddetto da qualche balbettio sottovoce emesso durante la chiusura in Piazza, allorquando tacere proprio non si poteva dopo le plurime sottolineature da parte del candidato Sindaco Salvatore Ciccone e della coalizione “Villa Riparte” e relative al sincero tenore democratico di una candidatura – quella di Siclari – che ha messo in stato confusionale l’intera Città che, ora, si ritrova con un Sindaco proclamato ma non operativo chissà per quanti mesi (potrebbero essere 18 i mesi salvo assoluzione in primo grado) e una Consigliera eletta assurta – legittimamente o meno è tutto da valutare – alle funzioni di Sindaca f.f. in virtù di decisioni pre-elettorali (funzionali all’accettazione della candidatura del Siclari stesso in vece di altri) tra le varie componenti dell’attuale Maggioranza. Il problema, evidentemente, è più che giuridico – e gli approfondimenti in tale ambito sono, e saranno, riservati agli organi competenti– ed è eminentemente politico e democratico e sollecita qualche domanda: Perché un soggetto “sospeso” ex lege dalla sua carica si candida, minimizza il problema ai cittadini, risulta eletto di misura (300 VOTI), viene nuovamente sospeso e, surrettiziamente, nomina – da sospeso – un Vice Sindaco per tenergli in caldo la poltrona? Perché umiliare una Comunità per 18 mesi? Perché a Villa hanno trionfato simile strategie? Perché Giovanni Siclari non si è fatto momentaneamente da parte – gli altri coinvolti nella stessa vicenda lo hanno fatto – dopo una condanna penale per reati contro la Pubblica Amministrazione? Che quelli attribuiti a Siclari siano o meno fatti da poco lo decideranno i magistrati ma, nel frattempo, in attesa del giudizio definitivo, Villa non avrebbe avuto il diritto ad un Sindaco nel pieno esercizio delle sue funzioni? Oggi, il Sindaco sospeso, dal limbo in cui si trova, si sorprende (.. “i cittadini Villesi sono indignati”..) del clamore suscitato dal provvedimento ostativo della Prefettura, ma la vicenda non era, a dir sua, arci nota? Eppure la concreta evenienza della sospensione, l’effettività della mancata operatività “ufficiale” di un Sindaco che si era presentato agli elettori sminuendo leggi e conseguenze, rassicurando tutti ( … “ho accettato la sfida rispettando la legge. Se l’ho rispettata, o è paradossale la legge o il governo, di certo non lo sono io!!” …) contro diritto e regole, ha come svegliato la Città, ha finalmente aperto, purtroppo a urne chiuse, il dibattito civile – più volte e vanamente da noi auspicato – sulle responsabilità etiche e politiche di chi ci ha portato fino a questo punto, di chi oggi si affanna a rassicurare sul fatto che “Il comune di Villa è al sicuro, Villa è in mani sicure”, come per confortare dai rischi di una assenza forzata che già sembra non poter garantire stabilità amministrativa. Sgomento, quindi, tante domande e gli effetti nefasti di una leggerezza senza pari nell’affrontare le difficoltà e i problemi della Città ancora una volta priva di una visione complessiva e di un progetto di sviluppo a breve, medio e lungo termine. Si appalesa, di contro, uno sguardo assente e distaccato dalla realtà tanto da passar tranquillamente sopra il buon nome di Villa San Giovanni e, soprattutto, il suo destino”. E’ quanto scrivono in una nota Ciccone e Vilardi.

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