Reggio Calabria: “non si può omettere di sottolineare che in diversi enti locali la democrazia rimane sospesa”

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Reggio Calabria: “non si può omettere di sottolineare che in diversi enti locali la democrazia rimane sospesa”

 “L’ 11 giugno si è votato  in  21 Comuni  dell’Area metropolitana di Reggio Calabria, tra cui alcuni di particolare rilevanza. Non si può omettere di sottolineare che in diversi enti locali la democrazia rimane sospesa non solo per il venir meno delle soggettività politiche che la animano, come S. Luca,  ma anche per inquinamenti  di origine mafiosa che hanno portato allo scioglimento dei consessi elettivi. E’ proprio in considerazione di  tale premessa che il risultato ci consente di valorizzare ancora di più la  partecipazione e di sottolineare l’affermazione delle liste e dei candidati del Partito Democratico.  Nel risultato, quindi, emerge una grande potenzialità e nello stesso tempo il problema della difesa e della  valorizzazione degli strumenti di partecipazione e di governo democratico.  Un ringraziamento lo rivolgo ai candidati a sindaco e a tutti i candidati nelle liste del PD ma anche a quelle di emanazione del Partito Democratico che, nel complesso, rappresentano oltre la metà delle rappresentanze espresse nei consessi che si vanno ad insediare. E’ del tutto evidente che la stagione politica che si apre nella nostra regione non appartiene a quelle dell’ordinaria amministrazione. Occorre non solo salutare l’azione dello Stato teso a colpire con inusitata efficacia il malaffare e i poteri criminali ma occorre avere la consapevolezza che la democrazia locale rischia di deperire se non si rilancia una forte azione politica ed istituzionale riformista che esalti i poteri locali nella direzione di un forte associazionismo e fusione di funzioni. Questa necessità diventa ancor più urgente in una realtà come la nostra nella quale le risorse naturali e le potenzialità sociali possono essere il volano di un processo nuovo di modernizzazione e sviluppo che dia  risposte ai diritti fondamentali, dal lavoro  alla formazione e alla sicurezza. Il voto ci incita nell’azione intrapresa. Il Partito Democratico e i suoi gruppi dirigenti hanno ora la necessità di predisporsi ai prossimi appuntamenti politici e sociali. Molto ancora occorre fare ma la strada intrapresa viene incoraggiata dal risultato elettorale, adesso  ci attendono nuovi appuntamenti da quelli territoriali del partito a quello elettorale politico. La speranza del cambiamento che si esprime potrà trovare nuove risposte” conclude Giovanni Puccio.

 

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