Reggio Calabria: “insoddisfatti dal lavoro del sindaco nella difesa dell’aeroporto dello Stretto”

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Nino Costantino si dice insoddisfatto del lavoro del sindaco nella difesa dell’aeroporto dello Stretto

Nino Costantino si dice insoddisfatto del lavoro del sindaco nella difesa dell’aeroporto dello Stretto. “Leggere del Sindaco Giuseppe Falcomatà che difende l’aeroporto di Reggio Calabria dalle affermazioni del Presidente di ENAC, Vito Riggio, dovrebbe provocare una sensazione positiva. Contemporaneamente leggere del Presidente della giunta regionale che si tira fuori giustamente dal crac fallimentare degli aeroporti di Reggio e  Crotone, dovrebbe comportare analoga soddisfazione. Ma noi, purtroppo, rimaniamo insoddisfatti del lavoro fin qui prodotto sia dal Sindaco Falcomatà nella difesa dell’aeroporto dello Stretto e sia di quello prodotto dal Presidente Oliverio nella tutela dei lavoratori dipendenti e nella capacità di dare una prospettiva seria e duratura a Crotone e Reggio. Un Sindaco ed un Presidente di regione che vogliono difendere seriamente i propri aeroporti avrebbero dovuto in queste settimane porsi una semplice riflessione ed avanzare a Sacal una tenace richiesta: la valutazione del piano industriale con il quale la Sacal ha partecipato e vinto la concessione trentennale degli scali di Reggio e di Crotone. Abbiamo però assistito ad un incredibile silenzio rispetto a questo punto fondamentale per il rilancio operativo dei due aeroporti e della difesa del’occupazione. Infatti la domanda che facciamo ad entrambi è quella che si fanno tutti i cittadini calabresi: Ma quel benedetto piano industriale che ha concesso a Sacal di vincere il bando, e di aggiudicarsi per trent’anni i due scali, prevedeva per caso una rioccupazione più cospicua e più garantita di quanto invece oggi sta proponendo la Sacal? Quanti investimenti prevedeva? E soprattutto: perché questi requisiti non sono stati rispettati? Non si sarebbero difesi i due scali pretendendo che il piano industriale che ha consentito a Sacal di vincere la gara fosse rispettato? Forse un Sindaco e un Presidente di regione non avrebbero difeso così, nella trasparenza e nella legalità, le proprie infrastrutture e i lavoratori che rischiano di perdere il loro posto di lavoro?” conclude.

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