Reggio Calabria, il prefetto: “la scomunica per i mafiosi è una svolta”

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alfano a reggio prefettura (2)“Il magistero petrino sul rapporto tra mafia e Chiesa Cattolica potrebbe presto subire una accelerazione dopo le recenti notizie che giungono dal Vaticano”. E’ quanto scrive in una nota il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, il quale ricorda che “Papa Bergoglio, nel solco tracciato da San Giovanni Paolo II e dal Papa emerito Benedetto XVI, intende procedere alla scomunica di coloro che appartengono alle cosche mafiose. E’ un passo importante – commenta il prefetto di Reggio Calabria – perche’ Papa Francesco, seppure non vi siano ancora atti canonici formali, non aveva escluso l’atto di scomunica nel corso della visita pastorale del 21 giugno 2014, a Cassano Jonio, sulla Piana di Sibari, stabilendo una totale cesura, una porta che si chiude e che lascia fuori dalla comunione ecclesiale chi abbraccia la mafia e la corruzione”. “Si tratta – ha aggiunto il prefetto Michele di Bari – di una svolta che rafforza la comunita’ dei credenti per superare una latente rassegnazione ed ipocriti comportamenti, soprattutto nei piccoli centri abitati, dove la diretta conoscenza del vicino malavitoso provoca imbarazzanti silenzi, rendendo improbabili i processi di legalita’. Ma aiuta anche il clero che, animato da grande responsabilita’ in parrocchie difficili, ha un ulteriore strumento per fronteggiare la forza intimidatrice, la violenza o la gestualita’ criminale che da’ vita ad un criptico linguaggio parallelo alla lingua ovvero al dialetto parlato”. “Che ben venga e venga presto – auspica il prefetto – questa svolta che nel Meridione del nostro Paese assume una importanza vitale. Tagliare fuori dal circuito dei Sacramenti tanti indegni non puo’ che favorire quel processo identitario ad una fede che non consente scappatoie. Ma serve anche ad evitare che pii esercizi di pieta’ popolare o santuari che diventano luoghi di incontro di iniziazione criminale siano fortemente strumentalizzati per una legittimazione assolutamente antinomica ai valori ed agli insegnamenti evangelici. Gli uomini e le donne di buona volonta’ – conclude il prefetto di Reggio Calabria – non possono che esprimere enorme gratitudine al Santo Padre Papa Francesco”.

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