Reggio Calabria, CGIL: “il trasferimento dell’Agenzia dei beni confiscati è una scelta inadeguata”

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Per il segretario della CGIL il trasferimento dell’Agenzia dei Beni Confiscati è una scelta inadeguata

cgilll caso del possibile trasferimento dalla città dell’Agenzia dei Beni Confiscati preoccupa fortemente il segretario della CGIL della Camera del lavoro Reggio-Locri Mimma Pacifici. La discussione sul progetto di riordino dell’Agenzia, che prevede il declassamento della sede di Reggio da centrale a subordinata in favore di Roma, è stata nuovamente calendarizzata nell’Aula di Palazzo Madama. “Una scelta che la CGIL ritiene assolutamente inadeguata -sostiene la Segretaria-, trovo sconcertante che il Governo voglia spoliare la città in riva allo Stretto di un simile presidio simbolo di legalità e della presenza forte dello Stato nella lotta contro la ‘ndrangheta. Sarebbe indice di un comportamento a dir poco schizofrenico da parte del Parlamento operare una scelta simile, mentre la magistratura e le forze dell’ordine raggiungono successi investigativi importanti. I segnali di lotta alla criminalità organizzata devono essere forti ed univoci, come unitaria deve essere la sollevazione da parte delle forze politiche e della società civile di fronte ad un provvedimento incomprensibile”. “In tal senso, la Cgil fa proprio l’appello del Sindaco Falcomatà che ha dichiarato che la città non assisterà inerme a questo scippo e la posizione assunta dal Consiglio metropolitano di Reggio Calabria che ha sottolineato che la presenza dell’ANBSC non è una concessione, ma un diritto acquisito irrinunciabile”.

In questi anni Reggio, uno dei luoghi con la più alta concentrazione di beni sottratti alla criminalità organizzata, grazie anche alla collaborazione dei vertici dell’Agenzia, è riuscita a trasformare questo primato negativo in una straordinaria opportunità di sviluppo del territorio, tematica centrale in una realtà con tassi di disoccupazione da primato a livello europeo, assegnando numerosissimi immobili ad importanti realtà associative che operano nella comunità reggina. Fra l’altro, l’ipotesi di spostamento della sede centrale dell’ANBSC è stata avanzata in ragione delle difficoltà logistiche e di collegamento con Reggio. La CGIL ritiene, invece, che questa dovrebbe rappresentare una delle innumeroevoli motivazioni per il Governo per apportare immediati correttivi in materia di trasporti da e per Reggio, pensando ad un reale miglioramento dei collegamenti, innanzitutto aeroportuali. Il Governo pensi a come rilanciare con determinazione il tema della legalità che è strettamente connesso a quello dello sviluppo e della crescita occupazionale della nostra città. Per la Cgil l’agenda per salvare Reggio è chiara: giustizia, legalità e lavoro.

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