Reggio Calabria: baciamano al boss Giorgi. Il Pm Lombardo: “calabresi dicano da che parte stanno”

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 “Ora mi aspetto, da calabrese, che i calabresi perbene dicano da che parte stanno. Dicano se stanno con noi, che rappresentiamo lo Stato, o con la ‘Ndrangheta, i suoi vergognosi gesti simbolici ed i suoi ridicoli rituali. Non è più tempo di silenzi omertosi. Quello che è avvenuto a San Luca è intollerabile, inaccettabile. Impone a tutti una riflessione profonda ed una presa di posizione netta. Non basta più che si condannino tali gesti indegni solo in privato, a bassa voce o con evidente imbarazzo. Ora mi aspetto la ferma condanna da parte della gente di San Luca di un baciamano inammissibile per un paese civile. San Luca è chiamata ora a dire con chiarezza da che parte sta’. Mi aspetto che tutti i calabresi dicano, pubblicamente e ad alta voce, se stanno con i magistrati ed i Carabinieri, ai quali va il mio grazie per lo straordinario risultato raggiunto, o con la ‘Ndrangheta. È questo il momento di riacquistare dignità agli occhi del mondo. Chi sta con noi non può stare con loro. E chi sta con loro, mi creda, ha già perso”. Lo ha dichiarato Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto a Reggio Calabria, in merito all’episodio di San Luca in cui un vicino di casa baciava le mani del boss della ‘ndrangheta Giuseppe Giorgi.

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