Oliverio in visita al Centro “Don Puglisi” di Polistena

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Il Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, accompagnato dal Capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sebi Romeo, ha visitato nella giornata di ieri il Centro Polifunzionale intitolato al sacerdote siciliano ucciso dalla mafia, padre Pino Puglisi, una struttura polivalente nata a Polistena all’interno di un palazzo confiscato alla ‘ndrangheta.  Ad attenderlo c’erano Don Pino Demasi e i suoi collaboratori che lo hanno accompagnato nella visita alla struttura, illustrandogli le finalità del progetto nel suo complesso. L’immobile (un palazzo di sei piani, il più alto del paese) rappresentava negli anni Ottanta il simbolo del potere mafioso. Oggi, quello stesso palazzo, ha una nuova vita ed un nuovo scopo sociale grazie al progetto “LiberaMente Insieme”, realizzato con il sostegno della “Fondazione CON IL SUD” e della Fondazione Il “Cuore si scioglie onlus” di Unicoop Firenze. Il Centro è diviso verticalmente in due parti: una destinata ad attività di carattere socio-sanitario e culturale, l’altra ad attività di imprenditoria sociale. I piani superiori ospitano invece strutture ricettive per l’ospitalità di scolaresche, gruppi giovanili, comitive di adulti, famiglie e singoli. L’obiettivo del centro, che è frequentato quotidianamente da centinaia di persone, è quello di aggregare giovani e meno giovani per finalità di tipo sociale.  E’ un luogo speciale, insomma, dove si respira legalità e dove il nome di un martire della criminalità organizzata, come don Pino Puglisi, ispira quotidianamente l’azione virtuosa di uomini e donne di Calabria.

“In questo luogo –ha detto il Presidente della Giunta regionale, particolarmente colpito dalle iniziative messe  in campo all’interno del centro- la lotta contro ogni forma di illegalità si tocca con mano, è estremamente concreta. Ed io sempre apprezzato il lavoro che porta avanti don Pino insieme ai suoi collaboratori, proprio per il carattere di estrema concretezza con cui si muovono. Il suo non è un discorso astratto e parolaio, ma un fatto, un’esperienza che può essere proposta e vissuta da tutti. A partire dai giovani  che qui hanno la possibilità di svolgere varie attività e sperimentare, direttamente, che anche in Calabria, è possibile vivere un percorso totalmente improntato alla legalità e assolutamente alternativo alla ‘ndrangheta. Solo così si costruiscono gli anticorpi per combattere la malapianta criminale ed ogni tipo di devianza. Questo è il percorso che la nostra terra deve seguire per costruire il suo futuro e per riscattarsi da uno stereotipo negativo che, per troppo tempo, l’ha proiettata nel mondo, producendo danni gravissimi alla sua immagine e alla sua credibilità. Come Regione siamo impegnati a 360 gradi a sostenere e valorizzare esperienze come questa”. “Nelle prossime settimane –ha concluso Oliverio- incontreremo Don Pino e, insieme a lui, verificheremo le iniziative che potremo assumere per sostenere un’esperienza carica di potenzialità, che fa onore alla Calabria e che merita di essere aiutata e valorizzata concretamente”.

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