Lazzaro, Ancadic: “gli abitanti continuano a respirare le sostanze nocive presenti nell’aria”
Spetta alle Autorità pubbliche dirci se e in quale misura vi sia stato un danno ambientale e igienico sanitario e le misure intraprese per ridurre al minimo i rischi post incendio per i cittadini. Giova ricordare che i fanghi di depurazione sono stati interrati e smaltiti in ogni dove nell’area di Comunia. Ogni anno puntualmente con l’arrivo della stagione estiva la località Comunia è interessata da incendi. Un altro vasto incendio si è registrato nel mese di agosto 2016 e ancor prima le fiamme hanno interessato ancora una volta i fanghi di depurazione accatastati nell’area circostante l’impianto di compostaggio.
Con grande dispiacere e sconforto dobbiamo riscontrare che nonostante le numerose denunce di questa associazione si stanno sottovalutando le criticità ambientali presenti sul territorio comunale che minacciano la salute e l’incolumità pubblica, in particolare nell’area di Comunia ove attigua all’impianto di compostaggio insiste la discarica comunale di RSU dismessa nel 2003 e ancora non messa in sicurezza.
Resta da dire che stiamo parlando di fanghi che non sono ancora stati trasformati in compost, non dobbiamo dimenticare che i fanghi, non sono prodotti termali per trattamenti cosmetici, ma il residuo dei processi di depurazione delle acque reflue, ovvero lo scarto dei depuratori delle fogne delle nostre città e prodotti terminali di lavorazioni industriali, essi contengono cadmio, mercurio, arsenico, nichel ed altri metalli pesanti nocivi per la nostra salute e il nostro territorio, metalli pesanti già riscontrati dall’ARPACAL su campioni di fanghi prelevati presso l’impianto di compostaggio. Secondo noi è necessario che venga imposto con apposita legge il divieto assoluto di spandere i fanghi nei campi e usarli come fertilizzanti. I casi di tumore e leucemia nelle zone interessate allo spargimento dei fanghi stanno aumentando di pari passo con inquinamento ambientale. Si tenga quindi conto che quasi giornalmente a Lazzaro e Motta si registrano decessi di persone con malattie tumorali (giorno 1 e giorno 3 giugno due decessi a Lazzaro e giorno 5 giugno un decesso a Motta SG), mentre col passaparola ci tocca aggiornare ogni giorno l’agenda con nuovi casi di tumori Questo non è il futuro da consegnare ai nostri figli e nipoti. Qualcosa dobbiamo fare“- scrive Vincenzo Crea, ANCADIC.