Cresce la raccolta di carta e cartone in Italia, il Sud è il motore della ripresa

StrettoWeb

Una media nazionale di raccolta pro capite di 53,1 kg/ab e, con oltre 3,2 milioni di tonnellate raccolte dai Comuni, la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia dopo anni di stallo registra un significativo incremento del +3,3% ed erode più di 100mila tonnellate di rifiuti cellulosici alle discariche. E’ quanto emerge dal 22esimo Rapporto annuale di Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) presentato a Bari.
Ad emergere è una crescita importante che nasconde segnali ancor più interessanti se si analizzano i dati delle tre macro aree italiane: Nord, Centro e Sud tornano a registrare tutte valori positivi. A spingere la ripresa sono sicuramente le regioni del Sud che, con un +8,6% (il doppio rispetto a quanto ottenuto nel 2015), superano i 32Kg pro capite e si confermano motrice trainante della raccolta contribuendo a più della metà della crescita nazionale.
Riprende la sua corsa, dopo lo stop dello scorso anno, anche il Nord che, con un pro capite annuo di 63,3 kg/ab, segna un +1,5%. Fa ancor di più il Centro con 65,6 kg per abitante e un +3%, grazie soprattutto alle performance prodotte nel Lazio.
“Con 555 convenzioni attive e una quota di volumi gestiti sul totale della raccolta differenziata di 77%, Comieco rimane un soggetto essenziale per la garanzia di riciclo e lo sviluppo dei servizi di raccolta soprattutto nel meridione dove i Comuni faticano a fare rete e ottimizzare investimenti e know-how e dove il potenziale è ancora molto alto: si calcolano non meno di 600mila tonnellate di carta e cartone tuttora da intercettare”, dichiara Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco.
“Se consideriamo il triennio 2014-2016 – continua Montalbetti – l’impegno complessivo di Comieco verso le amministrazioni in deficit di raccolta al Sud equivale a oltre 7 milioni di euro destinati, grazie ai progetti speciali Piano per il Sud e Bando Anci-Comiec
o, all’acquisto di attrezzature e al sostegno della raccolta di carta e cartone. Sforzi economici che hanno interessato 225 comuni beneficiari e si aggiungono ai contributi ordinari corrisposti ai Comuni in convenzione.”
I risultati raggiunti nel 2016 sono positivi e sottolineano l’impegno di un Paese che ha fatto suoi valori come la sostenibilità e la circular economy, ma la storia della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia ha un percorso e origini più lontane nelle quali fondamentale si è rivelato il contributo delle realtà consortili. Dai suoi esordi nella fine degli anni ’90, l’Italia del riciclo di carta e cartone ha compiuto importanti passi avanti e oggi il nostro Paese è tra i più organizzati in Europa: in quasi 20 anni i volumi di carta e cartone raccolti sono più che triplicati, passando da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate annue e riuscendo a sottrarre allo smaltimento più di 45 milioni di tonnellate di rifiuti cellulosici.
Come consorzio di filiera nell’ambito del sistema Conai dall’entrata in vigore del decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97), Comieco ha sempre operato come garante dell’avvio a riciclo di carta e cartone, accompagnando di fatto lo sviluppo della raccolta differenziata di in tutta Italia con oltre 1,4 miliardi di euro corrisposti ai Comuni in convenzione (102 milioni di euro solo nel 2016) e 28 milioni di tonnellate di carta e cartone gestiti.
Ruolo sussidiario che continua ad avere anche oggi, lasciando che le aree più mature (Nord e Centro) continuino il loro percorso in autonomia e concentrando invece i suoi sforzi, e i suoi investimenti, nelle aree con maggior bisogno di un supporto (nella fattispecie il Sud e le Isole dove l’incidenza di Comieco è nel 2016 pari al 77% delle raccolte comunali).
Sin dall’inizio della sua attività, l’attenzione di Comieco ha sempre puntato a un duplice obiettivo: incrementare la quantità di carta e cartone raccolti e migliorare la sua qualità, quest’ultima la vera sfida di oggi. Come sottolineano i risultati del XXII Rapporto Annuale l’incidenza della frazione estranea e quindi la quota di contaminanti nella raccolta si stabilizza sul 3,6%, una percentuale che supera la soglia di riferimento imposta dall’Allegato Tecnico Carta Anci-Comieco e su cui dobbiamo puntare per riportare la raccolta cellulosica italiana in prima fascia. (AdnKronos)

Condividi