Il presidente Circoli dell’Ambiente della Calabria, Francesco Tetro, vuole raccontare “la sua Calabria”
Ci sono luoghi, in Calabria, che andrebbero ‘ascoltati con gli occhi’: il santuario di San Francesco di Paola e la cattedrale di Stilo, la cattedrale di Gerace e il Santuario della Madonna delle Armi, l’area archeologica di Sibari (tra le prime colonie greche) e Pentedattilo (giù alla punta, dove lo stivale piega e ricomincia la salita); ed ancora Locri, meravigliosa nella sua solitudine, o San Luca in Aspromonte che diede i natali a Corrado Alvaro; il museo del Codex Purpureus Rossanensis, il ritiro ascetico di Serra San Bruno, il mare verde veronese di Capo Vaticano, i vicoli che scivolano in mare tra una casa e l’altra di Chianalea a Scilla, il ponte del diavolo e il canyon raganello scavato dal tempo a Civita, il borgo di Morano Calabro (una racchetta da tennis poggiata di traverso su una collina che d’inverno si trasforma in un presepe vivente), cattedrale di Santa Maria Assunta a Catanzaro. Ma la Calabria, la mia Calabria, è anche la terra della cipolla rossa di Tropea e del tonno Callipo, del Crotone che lotta e rimane in serie A e del tartufo gelato di Pizzo, della storica casa editrice Rubbettino e della liquirizia di Amarelli di Rossano, delle rotte migratorie che in autunno e in primavera offrono un’autostrada aerea andata-e-ritorno per l’Africa, del peperoncino di Diamante e delle arance tardive, delle clementine di Corigliano Calabro e dell’olio biologico, dell’amaro del Capo, dei bergamotti che crescono soltanto nei venti chilometri di terra tra Palmi e Pellaro, del moscato di Saracena, del vino Ferrocinto, dei ristoranti di pregio che per esempio trasformano i porcini della Sila in piatti prelibati. La Calabria è anche la terra di ‘super eroi’, come Nicola Gratteri. E di chi oggi canta ‘la verità’, come Dario Brunori.
E’ per questo che se guardo bene a dove vivo, alla mia Calabria, non posso non pensare alle opportunità invece che ai pericoli, al fatto che, spesso – parafrasando un film di qualche anno fa – quello che si perde nel fuoco si ritrova nella cenere. Ed è quello che tutti dovremmo imparare a fare, per provare e riuscire ad amarla; la Calabria“.