Calabria, Marziale sui migranti minori non accompagnati

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“Destano viva preoccupazione le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, in merito a un fenomeno che non giunge nuovo in termini di probabilità, ma che adesso trova conferma e abbisogna di immediate risposte”. E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria. “Il Procuratore Facciolla – ricorda Marziale – ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi dello Stato la situazione secondo cui, ‘appena sbarcati sulle nostre coste, a gruppi di 5 o 6, i minori stranieri non accompagnati, fanno perdere le tracce di se”. “Ovviamente – spiega Marziale – dietro le parole del Procuratore ci saranno indagini avviate, nel merito delle quali non posso ne intendo minimamente entrare, ma nelle funzioni che ricopro è un mio diritto rivendicare l’individuazione delle responsabilità. I profughi potrebbero avviarsi al raggiungimento di amici o parenti in ambito europeo, ma potrebbero anche essere prede della criminalità organizzata per svariate finalità e tutto ciò è disumano ed inaccettabile”.  Per il Garante, “la precisa denuncia di Facciolla è un allarme da non sottovalutare, perché la fuga di questi minorenni prima ancora dell’identificazione, comunque quasi sempre fittizia, significa mettere a repentaglio non soltanto loro, ma anche il territorio in termini di sicurezza, se nelle intenzioni o nella scellerata sorte di qualcuno si celano sentimenti a sfondo criminale”. “Non vorrei che le dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Castrovillari rimanessero quale inchiostro fissato su carta, buono soltanto a coprire le colonne dei giornali – incalza Marziale – perché dietro si cela un dramma nel dramma, al cospetto del quale l’Italia e l’Europa sono chiamate a rispondere. Si dà accoglienza a questi ragazzi solo se si è in grado di garantire loro sicurezza e protezione, che alla luce di questo allarme evidentemente così non è”.

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