Sciopero per gli autisti di Lirosi: “Non lavoriamo serenamente con pagamenti arretrati e mezzi non sicuri”

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Braccia incrociate per gli autisti Lirosi a causa di mancati pagamenti e poca sicurezza dei mezzi: un autobus andato a fuoco è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso

a2_incendio_autobus_lirosi_2Domani alle 16:30 si svolgerà in prefettura, a Reggio Calabria, un incontro tra le sigle sindacali, accompagnate da una delegazione di autisti di Lirosi Autoservizi srl, l’assessore regionale ai trasporti Roberto Musmanno, il presidente del consorzio Scar, il prefetto Michele di Bari, ed è attesa anche la presenza del governatore Oliverio. Il problema di cui si dovrà discutere non è dei più facili da risolvere, e ha causato lo sciopero dei dipendenti di Lirosi Autoservizi, che hanno incrociato le braccia dallo scorso giovedì 11 maggio, riducendo praticamente a zero le corse regionali. I motivi principali della protesta sono due: i continui e reiterati ritardi nei pagamenti degli stipendi e la mancanza di sicurezza degli automezzi, che sono tutti vecchi e obsoleti. “Su 40 autobus – spiegano gli stessi dipendenti – più di trenta non sono idonei“. L’assessore Musmanno ha chiesto una lista dettagliata degli autobus e dei problemi che presentano: valutata la situazione, ha constatato che i mezzi non sono sicuri e si è ora in attesa di una revisione straordinaria degli stessi, ma intanto bisognerà trovare una soluzione alternativa.

I mancati e ritardati pagamenti degli stipendi durano da tempo, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un incidente (non il primo peraltro), avvenuto lo scorso 24 aprile quando uno di questi autobus ha preso fuoco all’uscita di Sant’Onofrio nel vibonese. Per poco il rogo non si è trasformato in una tragedia. Si spera che l’incontro di domani possa portare ad un accordo ed evitare ulteriori disagi agli utenti, garantendo al contempo la sicurezza di autisti e passeggeri.

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