Il progetto oltre la riqualificazione di alcune delle più importanti scalinate cittadine prevede un itinerario di collegamento che avrà come conclusione il Palacultura Antonello da Messina
Il progetto oltre la riqualificazione di alcune delle più importanti scalinate cittadine, sette in totale, ricadenti nella via XXIV Maggio prevede un itinerario di collegamento che avrà come conclusione il Palacultura Antonello da Messina.
Lungo il percorso, scandito da una variazione cromatica nella pavimentazione esistente che fungerà da richiamo, si susseguono:
– Pedane per opere d’arte realizzate in grigliato elettrofuso e rivestite da lastre in acciaio inox, dotate di due punti luce;
– Maxipannello per graffiti che accoglie “Germe” di MaCa, nome d’arte di Manuela Caruso risultata vincitrice di un concorso;
– Panchine-fioriere in acciaio inox e dalla forma ad ala con sedute parzialmente rivestite da listelli di legno;
E si conclude all’interno del Palacultura con:
– n. 1 Teca autoportante in vetro, in acciaio corten con al di sopra una teca in vetro infrangibile tenuto da angolari in acciaio;
– n. 1 Base per scultura triangolare, in acciaio corten;
– n. 4 Basi per scultura, in acciaio corten;
– n. 15 Pannelli costituiti da reti metalliche appesi mediante cavi in acciaio al solaio e ancorati con staffe alla parete;
– n. 45 Espositori autoportanti, forniti di faretto, costituiti da scatolari in acciaio controventati da traversi in acciaio e da una lamina sagomata in corten. Basamento in corten e lastrone di pietra di Siracusa.
In una realtà in cui si opera tra mille difficoltà è stato messo un seme e si vedono i primi germogli. Ora è il momento che gli artisti mettano in campo la loro creatività per completare quel “museo a cielo aperto” che era alla base del Parco di Arte Ambientale proposto dal gruppo di architetti, che nonostante tutto credono nelle enormi potenzialità del nostro territorio.