Il Protocollo prevede, inoltre, che le economie di spesa saranno impiegate per il completamento delle opere di riqualificazione ed adeguamento sismico delle caserme di Melicucco e di Rosario Valanidi nel Comune Capoluogo, già finanziate nell’ambito del P.S.G.C. (Piano Straordinario per la Giustizia in Calabria) e per il completamento della Stazione dei Carabinieri di Sinopoli. La cerimonia ha avuto inizio con il saluto del Sindaco di Bruzzano Zeffirio che ha ringraziato il Ministro dell’Interno, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri ed il Prefetto per l’attenzione riservata alla sua comunità nell’ospitare la cerimonia della sottoscrizione del Protocollo. Nel suo intervento di apertura, il Prefetto ha illustrato il percorso che ha portato all’Atto pattizio che è frutto di azioni condivise e sinergie istituzionali messe in campo da tutti i sottoscrittori per dare una risposta concreta alle esigenze di sicurezza della collettività, grazie anche alla disponibilità dimostrata dai Sindaci dell’Aspromonte che hanno concesso in comodato gratuito gli edifici da ristrutturare o donato le aree su cui costruire gli immobili. Il Gen. Del Sette ha evidenziato che l’idea di rafforzare i presidi dell’Arma dei Carabinieri nasce da una sua precedente visita in Aspromonte in occasione della cattura di un latitante. In quella circostanza, ha avuto modo di constatare che alcune caserme necessitavano di interventi strutturali la cui mancata realizzazione avrebbe comportato il rischio di possibili ripiegamenti e l’allontanamento dal quel territorio. Grande soddisfazione è stata espressa dal Sig. Ministro dell’Interno che, a conclusione della cerimonia, ha dichiarato che il Protocollo è una ulteriore testimonianza non solo dell’attenzione dello Stato verso la Calabria e i suoi cittadini ma anche della ferma volontà delle sue Istituzioni di contrastare ad ogni livello la criminalità organizzata.
“L’Arma dei Carabinieri – ha continuato il Sig. Ministro – rappresenta un baluardo per la sicurezza, il cuore pulsante della legalità e dello Stato. La presenza dei presidi dell’Arma nei paesi, e soprattutto in quelli aspromontani, oltre che essere un pilastro per la lotta alla ‘ndrangheta, costituisce un sicuro punto di riferimento in ogni circostanza, anche in caso di eventi calamitosi. Lo Stato vuole entrare nei cuori dei cittadini, e dei calabresi in specie, perché il Paese ha necessità, per il suo sviluppo globale, del Mezzogiorno e della Calabria: di questo dobbiamo essere convinti come calabresi e come italiani.” Il Sig. Ministro ha, inoltre, ringraziato per la presenza e la vicinanza i Vertici della Magistratura e delle Forze di Polizia che con il loro quotidiano impegno contribuiscono a combattere la ‘ndrangheta e a liberare questa terra dal malaffare. Alla cerimonia, che è stata particolarmente sentita e partecipata dalla popolazione di quell’area, erano presenti, il Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, il Presidente della Regione, il Presidente del Consiglio regionale, il Sindaco della Città Metropolitana, i Sindaci dei Comuni interessati e altri Sindaci della provincia, i Vertici della Magistratura e delle Forze di Polizia, il Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace e il Rettore dell’Università Mediterranea.