Reggio Calabria, Riforma del Welfare: “dal Comune ancora nessuna novità e l’Ufficio di Piano è ancora un miraggio”

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Riforma del Welfare: dal Comune  di Reggio Calabria ancora nessuna novità, e l’Ufficio di Piano è ancora un miraggio

terzo-settoreSono passati 5 mesi dall’appello per un Piano industriale del Welfare lanciato a Roma dal Forum Nazionale del Terzo Settore e ripreso localmente dal Forum Territoriale di Reggio Calabria. Cinque mesi che hanno fatto seguito ad altrettanti incontri con l’Amministrazione Comunale finalizzati all’avvio del percorso che avrebbe dovuto portare alla costituzione dell’Ufficio di Piano. Per il momento sembra tempo passato invano. Nulla si è mosso da allora. Dal prossimo 1 luglio il Comune di Reggio Calabria avrà la responsabilità di gestire tutti i servizi sociali del territorio che prima erano di competenza della regione. Ulteriori ritardi non gioveranno certamente al settore delle Politiche Sociali e avranno serie ripercussioni sulle fasce più deboli della popolazione. Per questo riteniamo urgente accelerare il percorso per la costituzione dell’Ufficio di Piano, organo che avrà la responsabilità della redazione del Piano di Zona, elemento indispensabile per realizzare quel sistema integrato di servizi richiamato sia dalla L. 328/00 che dalla L.R.23/03 e mai realizzato fino ad oggi. Ribadiamo che non si tratta dare seguito a mere procedure burocratiche ma di realizzare concretamente azioni indispensabili per programmare, progettare, monitorare e valutare il nuovo modello di welfare cittadino che avrà lo scopo di riconoscere diritti sociali a partire dalle fasce più deboli della popolazione. Il Comune di Reggio Calabria dovrebbe dare seguito alla delibera 449/16 della Giunta regionale che ha approvato la Riforma del Welfare calabrese (Riorganizzazione dell’assetto istituzionale del sistema integrato degli interventi in materia di servizi e politiche sociali) e convocare i soggetti istituzionali nel più breve tempo possibile. Continuare a prendere tempo vuol dire aumentare il rischio di fare esplodere il sistema dei servizi sociali della città.

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