Reggio Calabria: La Barcelona Gipsy balKan Orchestra e il mito di Giufà per la serata finale del Festival MigrArtes

StrettoWeb

Al Miramare di Reggio Calabria l’ultima giornata del Festival MigraArtes

È affidata al simbolo della tradizione popolare mediterranea, Giufà, e a uno dei gruppi di maggior respiro internazionale del panorama musicale spagnolo, la Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO), l’ultima giornata del Festival MigrArtes. L’evento, a cura di Fondazione Horcynus Orca, Mana Chuma Teatro, Associazione Soledad e Teatro le Rane, chiude un’intensa otto giorni di esibizioni, laboratori e incontri sul tema delle contaminazioni culturali e artistiche tra i Paesi del bacino vasto del Mediterraneo.

Domenica si comincia alle 18.00 al Miramare con “Giufà”, primo studio della produzione originale di teatro di figura e d’attore realizzata da Teatro Le Rane e Mana Chuma. Protagonisti sul palco le marotte (burattini manovrati a bastone) e i giovani attori Helena Pedone e Giovanni Iracà, insieme a Grazia Bono e Caterina Morano (sia attrici che manovratori), e alle voci di Salvatore Arena e Massimo Barilla, autori del testo. Giufà è di volta in volta rappresentato da ciascuno di loro, da tutti e da nessuno, fino a frammentarsi in una miriade di personalità e nomi, tanti quanti quelli che gli attribuisce la tradizione popolare mediterranea (Guha, Diehà, Nasreddin, Hocà, Juha). Da questa rappresentazione, in cui gli oggetti scenici simboli dell’immaginario ludico infantile (un fucile di cartone, una barchetta di carta) hanno un’importanza centrale, vengono fuori le due facce forse più note di Giufà nell’area dello Stretto: il capro espiatorio e il salvatore della patria, sempre suo malgrado e per caso. «Siamo molto curiosi di scoprire l’impatto di questo primo studio sui bambini – sottolineano Salvatore Arena e Massimo Barilla, autori del testo – soprattutto in vista della partecipazione dello spettacolo a un festival nazionale di teatro ragazzi».

Alle 21.30 si cambia registro con il concerto della Barcelona Gipsy balKan Orchestra (BGKO). Sandra Sangiao alla voce, Mattia Schirosa alla fisarmonica, Julien Chanal alla chitarra, Ivan Kovacevic al contrabbasso, Stelios Togias alle percussioni, Dani Carbonell al clarinetto per la band dalle origini più disparate ma con sede a Barcellona. Le loro jam session, tutte sold out, sono un punto di riferimento della movida cittadina. In tre anni hanno letteralmente conquistato il capoluogo catalano e mosso i primi passi in Europa. La loro musica fonde canzoni tradizionali catalane con ritmi orientali, swing gipsy con sonorità est europee, canzoni rivoluzionarie cubane con musica balcanica e klezmer della scena popolare mediterranea, il tutto senza snaturare la tradizione ma anzi rispettandone lo spirito. La formazione, nata nel 2010, presenta a Reggio il suo nuovo disco “Del Ebro al Danubio”, sonorità contemporanee che nascono dall’esplorazione dei timbri e delle varietà della musica balcanica e della tradizione klezmer e rom, che supera i confini geografici e si nutre di tutte le culture che storicamente hanno convissuto in quest’area (aschenaziti, ebrei e sefarditi, gipsy, ottomani, arabi). Non mancano gli influssi contemporanei della scena musicale catalana e latino americana, i richiami alle canzoni tradizionali catalane, italiane, greche, russe e del Medio Oriente, fino alle sonorità vibranti del jazz, del flamenco, del jazz manouche e della musica rockabilly.

Il festival MigrArtes è finanziato dall’intervento “Creazione del Distretto culturale e relativa programmazione e organizzazione di eventi di rilevanza nazionale e internazionale” – PISU di Reggio Calabria POR FESR 2007-2013 – PAC Calabria 2007-2013.

Condividi