Reggio Calabria, Fratelli d’Italia sui tir al porto: “bomba di veleno all’interno della città” [FOTO e INTERVISTE]

  • Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Foto StrettoWeb / Salvatore Dato
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Tensione nuovamente alta sul rischio di approdo dei tir da Pentimele. Fratelli d’Italia lancia l’allarme. Secondo la direttiva dell’Unione Europea che sta per essere approvata dal Parlamento Italiano il Ministro superando la valutazione di impatto ambientale può decidere da solo di far arrivare i tir nel cuore della nostra Città

Alla conferenza stampa di stamane a Palazzo San Giorgio, sulla crisi delle infrastrutture sempre più sofferenti sul territorio, lanciano un nuovo campanello d’allarme i rappresentanti di FDI: il Consigliere comunale Massimo Ripepi, il portavoce provinciale Nello Scuderi, la dott.ssa Annamaria Curia, l’avv. Sabrina Sorbo ed il portavoce cittadino di Gioventù Nazionale, Angelo Costantino. Lo fanno chiamando a raccolta la stampa reggina affinché la città sia debitamente informata sulle potenziali conseguenze che le direttive europee avranno sulle sorti della città.

Apre la discussione la dott.ssa Annamaria Curia: “L’atto di governo n°401/2017 lascia piena arbitrarietà all’esecutivo centrale e bypassa i territori, introducendo una direttiva comunitaria che ha come oggetto le procedure di verifica di impatto ambientale per esemplificare e superare la frammentazione delle competenze tra stato e regioni. Alcuni articoli presentano interpretazioni arbitrarie: per esempio l’art. 3 dà la possibilità al ministro dell’ambiente di superare le verifiche di impatto, mentre nel contempo viene meno quella di presentare elaborati progettuali da parte delle società proponenti: ma chi meglio degli amministratori locali conosce le peculiarità del territorio?”. Ancor più grave il fatto che tale normativa possa essere applicata anche ai procedimenti pendenti, perciò è pienamente applicabile alla proposta di spostare l’approdo dei tir da Villa San Giovanni a Pentimele.

È una questione prettamente politica quella sollevata dal consigliere Ripepi, secondo il quale l’amministrazione comunale non avrebbe un atteggiamento congruo sulle infrastrutture rispetto ad un millantato progetto turistico. “Il sindaco Falcomatà non può ridurre tutto ad una questione meramente tecnica, quando sappiamo benissimo che senza un forte atto politico non si va da nessuna parte, così come la stessa città metropolitana è frutto di un atto politico del centrodestra (che ai tempi sembrava irrealizzabile). La direttiva europea che concentra tutto nelle mani del ministro dell’ambiente, eliminando gli ultimi barlumi di sovranità territoriale, si traduce per noi in un’autentica bomba al veleno perché ci ritroveremmo i bestioni gommati a passare per il centro della città e la valenza economica è favorevole solo per le società armatrici. La costruzione dello svincolo del Bolano, tra Campo Calabro e Villa San Giovanni, costituirebbe un ottimo compromesso sulle esigenze ambientali ed economiche, ma ovviamente le società armatrici trovano più vantaggiosa la tratta su Pentimele perché riduce il percorso e quindi anche i costi.”

Lo stesso consigliere un anno addietro si era fatto promotore di una mozione contro questo progetto, “inizialmente bocciata e solo recentemente approvata all’unanimità dal consiglio comunale, così come sbandierato trionfalmente dal consigliere Marino: dimostrazione che, come per tutto il resto, l’amministrazione comunale si muove troppo lentamente.”

Parla di “bomba ecologica”, rimarcando l’idea del consigliere Ripepi, anche l’avv. Sorbo che invita l’amministrazione comunale a vigilare in maniera meno superficiale rispetto quanto si è già visto per l’Aeroporto dello Stretto. Dello stesso avviso Angelo Costantino (Gioventù Nazionale) che ha sottolineato come l’approdo delle navi da crociera, come recentemente avvenuto, abbia un ritorno economico da non sottovalutare alla luce di un progetto turistico per Reggio e l’intera Calabria.

Chiude il ciclo di interventi il portavoce provinciale FDI Nello Scuderi: “La città è sottoposta a vessazioni continue e ne abbiamo ampie conferme su tutti i fronti. È chiaro che il sovranismo è soffocato, il potere europeo è sensibile solo alle esigenze delle multinazionali: ci stupiamo del superpresidenzialismo di Erdogan in Turchia ma in realtà anche noi siamo in dittatura democratica. Per quanto riguarda Reggio, ricordo che siamo la Città del Sole, non una cloaca!”.

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