Reggio Calabria: al Teatro “F. Cilea” va in scena “Il sorpasso”

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Al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria va in scena “Il Sorpasso”

Per la prima volta arriva a teatro “Il Sorpasso”, uno dei capolavori cinematografici di Dino Risi diventato una delle opere simbolo della commedia all’italiana e del miracolo economico degli anni sessanta. Ultimo appuntamento della stagione teatrale “Le maschere e i volti” organizzata da ABC produzioni in collaborazione con Polis Cultura ed il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e del Consiglio Regionale della Calabria. La trasposizione teatrale, diretta da Guglielmo Ferro e adattata nei testi da Micaela Miano, vedrà tra i protagonisti Giuseppe Zeno e Luca Di GiovanniGiuseppe Zeno, attore conosciuto dal grande pubblico per le performance teatrali, televisive e cinematografiche, dovrà far dimenticare (almeno per qualche ora) Gassman, uno dei mostri sacri della commedia all’italiana, vestendo i panni di Bruno Cortona, il belloccio cialtrone che ama le belle donne, le macchine e il divertimento. Lo farà rivisitando al meglio i tratti caratteriali di quel personaggio così affascinante, simpatico ma allo stesso tempo rozzo e assolutamente fuori dagli schemi. Al suo fianco, ci sarà il giovane e bravo attore Luca Di Giovanni, che sarà il timido e taciturno studente Roberto Mariani.

La pièce vede anche la partecipazione di Cristiana Vaccaro, attrice che ha interpretato Maddalena nella fortunata serie “Un medico in Famiglia 10“: ne “Il Sorpasso” incarna l’immaginario femminile nel doppio ruolo della moglie di Bruno e della zia di Roberto.  Fanno parte del cast anche Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Marial Bajma Riva. Roberto durante il lungo viaggio non riesce mai ad opporsi alle richieste pressanti di Bruno e finisce per creare con lui un rapporto di odio/amore. Tra i due, che fino a poche ore prima non si conoscevano neppure, si crea un legame tanto forte quanto particolare, un conflitto caratteriale e psicologico da cui entrambi impareranno qualcosa. Ognuno dei due fa affidamento sull’altro, considerato estraneo e non giudicante, per provare a sconfiggere le proprie debolezze e superare i propri limiti. Perché in fondo sia Roberto sia Bruno, sotto corazze molto diverse e atteggiamenti opposti, nascondono un pizzico di insoddisfazione per la vita che conducono e necessitano dell’altro per migliorarsi.

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