La UILFPL di Messina e l’ANAAO-ASSOMED Regionale ritengono che la nuova rete ospedaliera così come è stata disegnata con gli step di attuazione al 31 luglio, al 31 dicembre prossimi e per completare il quadro al 31 dicembre 2018, ha il sapore di una campagna elettorale già iniziata per favorire i soliti politicanti di turno che per accaparrarsi i voti promettono ai propri vassalli il mantenimento di privilegi che dovrebbero essere eliminati. Dura presa di posizione di Pippo Calapai e Mario Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile Area medica della Uil-Fpl di Messina e di Pietro Pata, segretario regionale di ANAAO-ASSOMED. “Il nuovo Decreto Assessoriale pubblicato sulla GURS lo scorso 14 aprile risulta in molte parti difforme dalla ipotesi di rete ospedaliera approvata dalla VI^ Commissione Sanità e dall’ARS. Auspichiamo che la nuova rete ospedaliera possa essere migliorata, come peraltro previsto dalla Circolare Assessoriale del 18 aprile scorso, al fine di garantire alla popolazione messinese adeguati livelli di assistenza. Altro che 9.000 assunzioni. Forse dopo la ricollocazione degli esuberi si potranno stabilizzare solo i precari e assumere forse qualche centinaio di nuove unità stante che il Decreto Balduzzi dovrà essere applicato integralmente alla data del 31/12/2018 con ulteriori tagli di strutture complesse”. Le organizzazioni sindacali puntano l’indice contro l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi. “Si ritiene che le modalità sin qui adottate dall’Assessore Regionale alla Salute per la redazione della nuova rete ospedaliera – proseguono i sindacalisti – , abbiano violato i principi normativi vigenti che prevedono la preventiva consultazione della Conferenza dei Sindaci”.
Poi le organizzazioni sindacali nel documento elencano una serie di criticità che riguardano la provincia di Messina.
Incomprensibile il depotenziamento di Pneumologia in un’area a forte rischio ambientale, di Malattie Infettive nonostante il grande fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e dell’Otorinolaringoiatria;
“Infine, segnaliamo ancora una volta il mancato potenziamento del territorio che dovrebbe non solo integrare la rete ospedaliera ma attraverso il funzionamento delle proprie strutture sanitarie evitare gli accessi inappropriati ai Pronto Soccorso. Per fare ciò occorre che la rete SUES 118 non sia così come si sta prevedendo depotenziata altrimenti i danni per il cittadino/utente sarebbero notevolissimi specie pe la rete IMA e ICTUS e i trasporti STEN e STAM. E nell’esprimere parere fortemente negativo sul contenuto della rete ospedaliera messinese ritengono che senza il potenziamento del territorio in cittadini/utenti messinesi andranno sicuramente incontro a fortissimi disagi ed impoverimento del sacrosanto diritto alla salute garantito dalla costituzione.