I giorni a venire saranno caratterizzati dalle celebrazioni in occasione della Prima Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno, promossa da Libera e Avviso Pubblico, che vedrà svolgersi sempre a Locri il prossimo 21 marzo il corteo di cittadini amministratori e familiari delle vittime.
«La memoria è un dovere civile – ricorda Falcomatà – ma è soprattutto un monito costante che deve sorreggere e indirizzare l’attività di governo dei territori». ll tema della giornata “Luoghi di speranza e testimoni di bellezza”, richiama tra l’altro l’importanza di saldare la cura dei territori con l’impegno per la dignità e la libertà delle persone. In sintonia con gli obiettivi della giornata si inserisce la presentazione di un ulteriore progetto concluso dalla città di Reggio Calabria e illustrato dal sindaco Falcomatà: «Il 21 marzo per Reggio Calabria sarà un giorno speciale. Apriremo al pubblico, per la prima volta in Italia, un Urban Center realizzato all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata ed acquisito al patrimonio comunale. E’ il nostro modo di celebrare l’arrivo della primavera e la giornata della memoria per le vittime innocenti delle mafie. Un gesto che assume un valore simbolico dirompente: utilizzare un bene sottratto alla criminalità organizzata per restituirlo ai cittadini per farne un luogo di partecipazione e confronto, uno spazio deputato al monitoraggio e alla programmazione condivisa delle attività dell’amministrazione».
L’inaugurazione dell’Urban Center di via Filippini si inserisce nel novero di una azione integrata che dalla creazione e mappatura dei beni confiscati in città attraverso il portale bcc.reggiocal.it ha permesso e promosso la risocializzazione dei beni grazie all’avvio dei primi bandi pubblici che hanno consentito la riassegnazione ai fini occupazionali e sociali.
«La riutilizzazione dei beni confiscati insieme al protocollo firmato con Anac per la trasparenza sugli appalti pubblici – conclude il sindaco Falcomatà- sono azioni che concorrono a realizzare di fatto la trasparenza che tutti auspicano e al contempo forniscono strumenti di prevenzione che consentano agli operatori onesti e ai cittadini di sentirsi garantiti nella partecipazione alle iniziative di valorizzazione dei beni comuni e confiscati nella fase di restituzione alla collettività».